IN SINTESI
LA CITTA' A MISURA DEL CITTADINO
 

Il traffico cittadino è gravato da c.ca 170 mila auto che entrano in città dall’hinterland quotidianamente, l’aria è spesso irrespirabile, il rumore insopportabile ed è difficile muoversi con mezzi alternativi. I luoghi più importanti della città sono trascurati, privi di servizi ed in mano ai vandali. Noi proponiamo una scelta chiara e moderna:

-completamento della metro di superficie sul progetto già esistente ed ignorato dalla precedente amministrazione;

- realizzazione di percorsi ciclabili e corsie preferenziali per bus e taxi;
- biglietto integrato per mezzi di trasporto pubblico, parcheggi di scambio e bike/moto/car sharing;
- rafforzamento del corpo di Polizia Municipale a tutela del decoro cittadino.
 
LA CITTA' DELL'AMBIENTE
 

Chi ha governato finora ha ritenuto stoltamente che il profilo ambientale di Cagliari andasse sacrificato, perché inutile ai fini imprenditoriali. Invece chi ha viaggiato sa che poche città al mondo possono offrire un contesto ambientale così attraente: i colli, i parchi, le zone umide, le spiagge, il mare. L’utilizzo ecosostenibile di queste aree, oltrechè aumentare la vivibilità, si può tramutare anche in occasioni di sviluppo economico per la popolazione.

Pertanto si deve puntare subito:
- sulla istituzione del parco dalla Sella del Diavolo alle Saline, con un servizio di visite guidate, attività sportive e naturalistiche;
- sull’approvazione del piano del Poetto (P.U.L.) con la regolarizzazione delle concessioni di bar e ristorazione e la realizzazione della “famosa” (annunciata e mai realizzata) passeggiata, a piedi e ciclabile su tutto il fronte mare fino a via Roma;
- sulla realizzazione del parco di Tuvixeddu nel rispetto dei vincoli posti a salvaguardia della più importante necropoli fenicio-punica del mondo.
 
LA CITTA' DELLA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA
 

Le scelte urbanistiche dell’amministrazione uscente, prive di alcun disegno strutturale, hanno “consumato” territorio destinato a verde e servizi nei vari quartieri, causando spesso disparità di trattamento tra imprese (o professionisti) del settore. La conseguenza è che i prezzi degli immobili sono troppo alti e le giovani coppie, che dovrebbero essere il “motore” della vitalità cittadina, lasciano la città, mentre i residenti sono costretti a sopportare i maggiori costi collettivi.

Si deve cambiare con i seguenti obiettivi:
- puntare al recupero del patrimonio edilizio esistente ed alla realizzazione dei servizi mancanti (asili, impianti sportivi, centri di aggregazione);
- intervenire con dei piani di demolizione e riedificazione delle aree più degradate;
- mappare gli edifici e le aree militari in corso di dismissione ed individuare le linee d’avanguardia per il riutilizzo.
 
LA CITTA' DELLA CULTURA E DELLO SPORT
 

Le offerte culturali e di svago in città sono di buon livello. Ciò che è mancato finora è una programmazione “illuminata” e la cura dei principali monumenti e beni pubblici. La soluzione di tre casi emblematici che hanno reso tristemente nota la città di Cagliari per la scarsa efficacia dei suoi amministratori, permetterà il rilancio della città:

- l’Anfiteatro va riportato al suo splendore di monumento simbolo della città romana, in un percorso suggestivo con gli altri monumenti e spazi verdi della zona universitaria (Villa di Tigellio, Orto dei Cappuccini ed Orto Botanico);

- lo Stadio Sant’Elia dovrà essere ristrutturato e reso polifunzionale, dopo un concorso internazionale di idee;
- è necessario realizzare un grande spazio all’aperto per la stagione musicale estiva.
 
UNA CITTA' DEL LAVORO TRA IL MEDITERRANEO E L'EUROPA
 

Una amministrazione efficiente, può creare i presupposti per lo sviluppo di tante attività economiche, profittando della posizione strategica di Cagliari nel mediterraneo, valorizzando le risorse delle millenarie tradizioni sarde ed utilizzando le opportunità offerte dall’Unione Europea per la crescita e trasformazione della città. Ma nulla (o quasi) è stato fatto. Ciò che si chiede alla nuova amministrazione sono scelte concrete, quali:

- creare degli spazi di iniziative imprenditoriali “diffusi” per rivitalizzare i quartieri storici, con botteghe artigiane, mercatini dei produttori agricoli e microimprese giovanili per servizi di supporto turistico;

- attuare finalmente la Zona Franca Urbana di Sant’Elia, per l’insediamento di nuove aziende che fruiscono di agevolazioni fiscali nel caso di assunzione di abitanti del quartiere;

- farsi promotori nei vari enti e società di gestione degli interessi turistici e commerciali della città, per favorire un regime di continuità territoriale ed un aumento di offerta low cost