Comune, sì alla commissione d’ indagine sull’ eternit al Poetto
Una commissione consiliare di indagine farà luce sugli ultimi ritrovamenti di eternit al Poetto e sugli “eventuali pericoli concreti per l’incolumità pubblica”. Questo è l’obiettivo dichiarato della proposta approvata ieri sul finire della seduta del Consiglio comunale. L’Aula ha dato il via libera, non senza qualche malumore, al documento presentato dal capogruppo del Pdl, Giuseppe Farris.
Prima della pausa estiva il testo aveva avuto l’ok in commissione Statuto, la settimana scorsa anche la commissione ai Servizi Tecnologici ha dato il parere positivo senza troppi intoppi. Ma in Consiglio comunale, nonostante il voto abbia fatto registrare 25 favorevoli e un astenuto, sono emersi diversi distinguo nella maggioranza, qualcuno anche nell’opposizione. Tre consiglieri (Casu del Psd’Az, Ballero e Meloni del Pd) hanno lasciato l’aula prima della votazione. Farris durante l’esposizione della proposta ha chiesto la più ampia condivisione: “Un’attività di effettivo accertamento – ha affermato Farris – si può fare solo se maggioranza e opposizione hanno la capacità di lavorare in stretta sinergia. In occasioni simili ritengo si debba agire su aspetti tecnici lasciando da parte la dialettica politica”.
Polemico invece il sardista Paolo Casu secondo il quale “commissioni simili devono essere portate avanti da tecnici, per le indagini c’è la Procura. Non si capisce nemmeno il carattere segreto delle sedute e il divieto di partecipazione del pubblico”. I verbali delle sedute infatti secondo il regolamento rimarranno segreti fino alla presentazione della relazione finale (dopo 5 mesi a meno di proroghe) e gli stessi componenti sono tenuti “all’osservanza del segreto”.
Piergiorgio Meloni (Pd) ha sottolineato “l’inutilità” di una commissione di questo tipo. Secondo il capogruppo Idv, Giovanni Dore, il lavoro della commissione non porterà a chiarire la situazione: “In commissione Statuto avevo proposto di estendere l’indagine alle cause di erosione della spiaggia, passando per la demolizione dei casotti, la devastazione del ripascimento fino ad arrivare all’eternit, inserendo nella commissione degli esperti della materia che potessero lasciare un lavoro alla città per un futuro intervento. Ma maggioranza e opposizione hanno deciso diversamente. È proprio il caso di dirlo: la montagna ha partorito un topolino”.
Su Facebook in serata il messaggio di Francesco Ballero (Pd): “Inutile spiegare che il testo unico degli enti locali non attribuisce ai consiglieri comunali poteri all’esterno degli uffici del comune. Questo scimmiottare le commissioni parlamentari che per legge hanno poteri inquirenti mi ha convinto a levare la scheda e a non votare. Non mi resta che aspettare l’esito delle reali indagini della Autorità Giudiziaria fiducioso di scoprire le reali cause dell’inquinamento da eternit”.
da CAGLIARIPAD
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11 settembre 2012
La commissione di indagine sull’amianto al Poetto spacca la maggioranza, ma arriva il sì del consiglio comunale.
Una commissione di indagine sull’inquinamento amianto al Poetto, con tutti i partiti rappresentati. Ma la maggioranza di centrosinistra questa volta si divide, con una parte del Pd contraria. “Bisognerebbe capire intanto che origine ha l’amianto- afferma Davide Carta, capogruppo del Pd- e comprendere anche come l’amministrazione ha gestito eventuali segnalazioni dei cittadini. Poi dovremmo capire come sono stati fatti gli interventi di bonifica, e prendere in esame la gestione delle prescrizioni ambientali che sono molto rilevanti. Ci sono una serie di rilievi tecnici e politici sulla valutazione dei pericoli per la salute dei cittadini”. Gennaro Fuoco di Fli aggiunge: “Si tratta di una commissione di indagine e non di inchiesta-precisa- si potrebbe prevedere un numero di membri da portare a 8 o a 10, più snella e funzionale. I contributi importanti arriveranno dai tecnici in sede di audizione”. Giovanni Dore, capogruppo dell’Idv, aggiunge: “Giusto capire quale sia l’utilità effettiva di questa commissione, sarebbe stato opportuno fissare dei paletti: da quando è cominciato il degrado della nostra spiaggia, dal ripascimento al ritrovamento dell’eternit. Ora è scappata anche la sabbia, ma questa proposta è da condividere per fare luce su cosa davvero sia successo nella spiaggia dei cagliaritani. Sperando che la montagna non partorisca un topolino”. Anselmo Piras del Pdl invece sostiene: “Qui si parla di un’indagine sulla presenza di eternit, ma nessuno di noi è poliziotto. Lo statuto dice però che si tratta di una commissione di controllo e di garanzia. Bisognerebbe invece conoscere le problematiche vere del Poetto: chi dice che i buoi sono già scappati ha già la soluzione. Colpa dei casotti? Colpa del ripascimento? Bisogna invece capire perchè c’è stato inquinamento in modo che non si ripeta più″. La commissione dovrà acquisire tutti i documenti dell’inquinamento e sentire in audizione i tecnici scelti per la materia, in modo da dare risposte precise sul perchè il Poetto sia finito inquinato nell’indifferenza e nell’immobilismo generale. Claudio Cugusi del Pd avverte: “C’è il rischio di sovrapposizione con altre istituzioni, anche con Arpas e magistratura. Poi c’è la mancanza di fondi per poter procedere che limita l’attività della commissione a un semplice studio, a delle semplici audizioni. Sembra quella squadra calcistiche di età pre adolescenziale, venti contro venti, i componenti sono troppi. Poi i danni alla stagione commerciale del Poetto potrebbero essere notevoli. Serve una riflessione ulteriore su questa proposta, meglio sospendere questo esame”. “Un po’ mi preoccupa questa attività inquirente del consiglio comunale- aggiunge Francesco Ballero del pd- accolgo la proposta di Cugusi di pensarci sopra e di riflettere su questa indagine sul Poetto. Mi sembrerebbe un po’ ridicolo chiedere magari a un pm di farci vedere le carte della sua inchiesta sul Poetto”. Sergio Mascia, capogruppo di Sel, invece sostiene: “Questa commissione non si vuole sovrapporre a nessun altro organo, la procura e l’Arpas stanno facendo giustamente le loro indagini. Qui dovremo fare soltanto una relazione ponderata sulla quale discutere in consiglio. Capisco le perplessità di diversi consiglieri, alcune sono fondate. Io sarei del parere che questo regolamento vada votato stasera, ma deve essere una commissione nella quale le polemiche politiche vadano in secondo piano. Il lavoro deve durare cinque mesi senza proroghe e arrivare alla relazione finale”. Fabrizio Marcello del Pd aggiunge: “In certi momenti la politica deve assumersi le sue responsabilità senza scappare dai problemi. Il problema amianto riguarda l’intera città, non soltanto il Poetto. Non vedo perchè questa emergenza non debba essere affrontata, dividersi su questi temi è semplice e sbagliato. Vogliamo sottrarci dai problemi di Cagliari? Una commissione del genere servirebbe anche sul campo Rom, non si può sempre e soltanto tacere. I cittadini vogliono chiarimenti anche sugli effetti dell’amianto sulla loro salute”. “Non voto una commissione dal potere nullo”, afferma invece Piergiorgio Meloni del Pd. “Non parteciperò alla votazione- spiega invece Paolo Casu del Psd’Az- il sindaco sa benissimo quali sono i rischi dell’amianto ma non c’è peggior sordo che non vuole sentire. La vera indagine la sta facendo la magistratura che troverà i veri responsabili”. Alla fine si è arrivati alla votazione finale, questo il risultato: 25 voti favorevoli e un astenuto. Le polemiche sono rimaste sulla carta, ma le divisioni su questa commissione restano.
da CASTEDDU ONLINE
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