di Giovanni Dore
PROPOSTE PER UN NUOVO CORSO
Tra poco più di due mesi si terranno le elezioni europee. Che le decisioni assunte a Bruxelles fossero le più importanti a livello di geopolitica e in ambito eonomico, alcune nazioni lo hanno scoperto da almeno un ventennio.
In Italia si è sempre preferito concentrarsi sulle vicende interne nella convinzione che il vero potere si potesse esercitare entro i confini nazionali. Ma il disastroso epilogo del governo Berlusconi e la crisi attraversata durante i governi Monti e Letta, dovrebbero averci impartito una sonora lezione.
La Sardegna ha seguito l’andazzo nazionale e così, mentre i giovani sardi si cimentavano – spesso con successo – in un contesto internazionale, la politica locale subiva diktat o semplici decisioni comunitarie con il piglio ondigavo talora di “Alice nel paese delle meraviglie” e talaltra del “miles gloriosus”: ma sempre perdente.
C’è il concreto rischio di andare a votare alle europee con la normativa attuale che – prevedendo un collegio unico tra Sicilia e Sardegna – determinerà l’elezione di soli rappresentanti siciliani. Ciò in palese contrasto con Continue reading →
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