Gettoni “trasparenti” per i politici cagliaritani: duello in Consiglio.

    Gettoni “trasparenti” per i politici cagliaritani: duello in Consiglio.

    Più trasparenza per tutti i componenti della giunta e per i consiglieri comunali: dovranno dire a tutti quanto guadagnano. Questo il nuovo regolamento in votazione stasera in consiglio comunale. Giovanni Dore, capogruppo dell’Idv, ha illustrato la nuova norma in aula: “Entro novembre i consiglieri dovranno comunicare se partecipano a enti o società controllate dal Comune- dice- chi accetta l’incarico deve accettare anche le regole di trasparenza. Per quanto riguarda la componente dirigenziale, il regolamento prevede che rendano pubbliche le dichiarazioni dei redditi”. Dal centrodestra la protesta di Pierluigi Mannino: “La vera trasparenza è sapere come viene svolta l’attività dei consiglieri comunali, come risolvono i problemi: il resto è gossip, non è solo una questione di gettoni di presenza. Forse la trasparenza e la politica sono altro”. “Con la falsa moralità spesso si nasconde qualcosa- aggiunge Gianni Chessa dell’Udc- la trasparenza va integrata, la gente deve sapere chi fa la politica per mestiere e chi fa altri lavori. Esistono anche disoccupati che vivono della politica. Non facciamo moralismi inutili”. Il regolamento è stato quindi votato e approvato: favorevoli 33 , astenuti 1.”Una bella dimostrazione di trasparenza e unità”, ha commentato il presidente Ninni Depau.

    da CASTEDDU ONLINE (M.B.)

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    19 aprile 2012

    Ballero sarà l’Alter nos.

    Consiglio. Approvato il nuovo regolamento sulla trasparenza patrimoniale .

    Diventano pubblici i redditi di Giunta e dirigenti

    REGOLAMENTO Ma gran parte della discussione di ieri è stata impiegata per l’approvazione del «Regolamento sulla pubblicità della situazione patrimoniale degli amministratori». Dopo la pubblicazione dei redditi dei consiglieri, presto si aggiungeranno anche quelli degli assessori e dei dirigenti comunali. Anche se, a dispetto del risultato della votazione (33 favorevoli e un astenuto), buona parte dell’aula ha espresso più di una perplessità sulle nuove norme. Ha cominciato Pierluigi Mannino (patto per Cagliari): «Voler conoscere i redditi è solo gossip, non trasparenza». Proposta di Gianni Chessa , dell’Udc: «Allora scriviamo anche quanti soldi diamo ai partiti». Rilancia Maurizio Chessa (Pd): «Sarebbe giusto associare i redditi alla composizione del nucleo familiare». Per Renato Serra (Udc) il regolamento servirà soltanto a soddisfare «la voglia di guardare dal buco della serratura». Ecco perché di fronte a tanto malcontento il presidente del Consiglio Ninni Depau è intervenuto per ricordare come le regole sulla trasparenza siano «adottate in base a norme di legge». Consiglieri, assessori e dirigenti dovranno comunicare i propri redditi, le proprietà immobiliari, le auto intestate, le partecipazioni in società e eventuali cariche di amministratore. La trasparenza riguarderà anche la appartenenza a associazioni che «abbiano rapporti con il Comune. Non solo: si dovrà anche certificare la «non appartenenza» a associazioni segrete: questa disposizione, approvata dalla commissione Affari generali, è poi sparita nel testo distribuito ai consiglieri in aula. Ma il dettaglio è stato fatto notare dal capogruppo del Pdl Giuseppe Farris e poco dopo la norma è stata reinserita grazie a un emendamento di Giovanni Dore (Idv). Il Consiglio ha anche approvato un ordine del giorni (proposto da Guido Portoghese del Pd) per «dare massima pubblicità ai referendum del 6 maggio».

    da LUNIONE SARDA

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