Il recupero della “Colonia Dux”: un piccolo (grande) passo per il recupero del Poetto

    di Giovanni Dore

    Come ha ricordato ieri in aula l’Assessore Paolo Frau, il completamento dell’iter autorizzativo per il recupero del vecchio Ospedale Marino, costituisce un piccolo capolavoro dell’amministrazione cittadina, al quale si è potuti giungere grazie al lavoro della Giunta e di (tutto) il Consiglio con il prezioso supporto degli uffici comunali che non hanno lesinato sforzi per raggiungere tale obiettivo.

    Il risultato è tanto più significativo perchè si porterà all’antico splendore uno splendido (benchè incompreso) esempio di architettura razionalista in città che era invece divenuto il simbolo dell’incuria e dell’impotenza degli amministratori rispetto ai tesori “nascosti” di Cagliari. Incuria che aveva dato forza e fiato al pessimo partito del “meglio raderlo al suolo” che spesso comanda gli umori di una città senza guida e senza culto della propria storia e memoria.

    Nonostante il positivo ed imminente recupero del vecchio ospedale che sarà destinato a polo turistico-sanitario sulla base della gara a suo tempo bandita dalla Regione, rimane un cruccio per chi, come il sottoscritto, è innamorato della propria città e pretenderebbe sempre il meglio.

    Sì perchè noi amministratori abbiamo accumulato un grave debito a causa della miopia di tanti (non tutti) che, in passato, ci hanno preceduto. E se Cagliari può fregiarsi del poco lusinghiero titolo di essere l’unica città turistica al mondo nella quale l’unico albergo (ex ESIT) sulla spiaggia principale è stato trasformato in un ospedale (scomodo e senza futuro), una scelta più lungimirante da parte di Regione (e Comune) all’atto della gara avrebbe dovuto restituire alla città una Colonia DVX con la sua destinazione naturale turistico ricettiva.

    E così se pensare il meglio per il futuro è sempre possibile (ed anche doveroso), rilancio l’idea che già ho avanzato ieri nel corso del mio intervento in aula. La concessione del “vecchio” ospedale ha un termine di durata entro il quale anche il “nuovo” Marino chiuderà i battenti.

    Ebbene allora perchè non ipotizzare un trasloco del polo turistico sanitario proprio nella struttura fronte strada (dove gli inutili e desolantemente vuoti piscina e campi sportivi avrebbero un formidabile pregio per una struttura riabilitativa) con la ri-conversione dell’antica Colonia Dux nel primo albergo a 5 stelle con affaccio sul poetto finalmente recuperato ?

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