Il futuro dell’aeroporto di Cagliari passa da una corretta privatizzazione della SOGAER (ecco la mozione ed il mio intervento).

    Nelle scorse settimane con alcuni colleghi abbiamo presentato una mozione per dare indicazioni al Sindaco sulla futura privatizzazione della SOGAER (dalla cui compagine sociale il Comune di Cagliari era stato inopinatamente escluso a causa delle spartizioni destra/sinistra a suo tempo individuate nella “governance” dei vari potentati pubblici) ed lo sviluppo futuro del principale scalo dell’isola.

     Qui vi propongo il testo del documento approvato (leggi mozione_sogaer), il mio intervento in aula alla seduta odierna ed alcuni commenti di stampa sui problemi turistici in città nel contesto generale.

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    Turismo in crisi e aeroporto flop: in bilico anche la festa di Sant’Efisio. 

    Turismo a Cagliari senza più ossigeno. Anche e soprattutto per colpa di un aeroporto non gestito al meglio. Ma il Comune lancia un altro allarme: a rischio c’è persino la festa di Sant’Efisio, per la mancanza di pianificazione della Regione. L’assessore al Turismo Barbara Argiolas spiega in aula: “Ci vuole pianificazione sulle rotte dell’aeroporto e sul suo futuro. Non posiamo parlare di turismo a cagliari se non parliamo di accessibilità, non sappiamo dove dirottare le risorse. Non abbiamo il Louvre, ma stiamo iniziando avere iniziative culturali di eccellenza. Ma tutto questo non ci basta. Abbiamo bisogno chela Sogaer ci supporti nel fare iniziative di co-marketing con le compagnie aeree, e anche le associazioni di categoria all’interno della Camera di Commercio devono capire dove vogliono andare.La Regione naviga a vista, non sappiamo neanche se si farà il prossimo anno la festa di Sant’Efisio perchè la Regione latita e non ha deliberato nessun finanziamento”. Claudio Cugusi del Pd nel suo intervento afferma: “Per il turismo c’è una prognosi decisamente infausta e c’è un dato evidente: in questa vicenda si manifesta la forza del potere economico e finanziario. Lo dimostrano anche le ultime mosse di Cappellacci e dell’emiro che vuole comprarsi la nostra isola. L’aeroporto di Elmas consideriamolo già venduto, in questo scacchiere economico. Non riusciamo neanche a risolvere i problemi col Demanio sui terreni decisivi per il futuro di Cagliari, o sulle servitù militari. I rapporti con l’Autorità Portuale diventano molto facili solo sino a quando non si chiede niente”. Interviene anche l’assessore Mauro Coni: “Richiamo l’importanza che hanno i moderni aeroporti sulle città, che diventano organismi vitali per tutta l’economia. L’indotto economico è vastissimo, nessun’altra città ha un aeroporto così vicino a Cagliari. Noi abbiamo tantissime opportunità ma i treni che ci passano hanno gli stessi orari del 1968. Ci vuole accessibilità per i cittadini e per i turisti, per tutti quelli che prendono l’aereo a Cagliari”. Tutto era partito dalla mozione presentata da Giovanni Dore, Davide Carta ed Enrico Lobina. Un testo che parlava chiaro: “Serve assicurarsi che gli indirizzi gestionali della Sogaer siano rivolti nella direzione dellaumento del traffico dei vettori e dei passeggeri con lincremento delle reti e delle relazioni con più compagnie aeree ed allofferta di migliori servizi per utenti, lavoratori e passeggeri. Chiediamo di verificare lo stato della procedura di cessione delle quote di minoranza della società Sogaer e la legittimità di una procedura negoziata di lungo corso in luogo di quella di un bando pubblico per la scelta del miglior contraente rispetto alle necessità sopra specificate. Infine la stilettata finale: In secondo luogo, il bando (o comunque la scelta) dovrebbe rivolgersi a soggetti che abbiano la capacità economica di sviluppare il mercato aeroportuale e lofferta di servizi e che non siano in potenziale conflitto di interesse con lo sviluppo turistico ed il mercato low cost al quale necessariamente laeroporto deve aprirsi al fine di fare da volano alleconomia di Cagliari e di tutta lisola, con lobiettivo di raggiungere, se non superare, il numero di passeggeri di mete turistiche concorrenti”. Anche il sindaco Massimo Zedda interviene: “Questo è un tema tra i più importanti per Cagliari. Spesso discutiamo di dettagli mentre i buoi sono scappati. Possiamo fare le Notti Colorate, le Notti Bianche che vogliamo, ma poi se non c’è un turista in giro in città sono iniziative fini a se stesse.Noi abbiamo un grandissimo potere perchè determiniamo fortune o sfortune dei singoli, e questo crea una grande paura in molti. La politica è come un taxi per alcuni, dove si può pagare e scendere. Molti ambienti considerano noi in questo modo. Ma quando non c’è un tassista a chiamata, ecco che nascono conflitti tra interessi contrapposti. Ad esempio al Cacip, dove gli enti locali sono stati fatti fuori. Alla Fiera è stato rifatto il cda tenendo fuori le amministrazioni pubbliche. Dalla Sogaer siamo stati allontanati, ora sta a noi subire o reagire. Vanno bene le crociere, ma quanti di noi le usano? Basta il turismo di chi sta solo tre ore a Cagliari? Quando sarà difficile raggiungerla Sardegnain aerea, avremo grossi problemi di sviluppo. Non è di poco conto il fatto di avere un partner come Lufthansa o altri tipi di partner che invece sino a qualche giorno fa chiedevano la cassa integrazione per i dipendenti. Sono diversi tipi di aperture verso il resto del mondo. Tutti, a cominciare dai partiti e dai parlamentari, dobbiamo pensare ai trasporti aerei e impegnarci al massimo”. La mozione è stata approvata con 26 voti a favore e 1 astenuto, e impegna il Comune a rivendicare ben altri diritti nei confronti della Sogaer sulla gestione dell’aeroporto.

    da CASTEDDU ONLINE (Jacopo Norfo)

    (1972)

      One thought on “Il futuro dell’aeroporto di Cagliari passa da una corretta privatizzazione della SOGAER (ecco la mozione ed il mio intervento).

      1. Dore: ” Zedda pretenda un’adeguata trasparenza”.

        CAGLIARI. In questi ultimi cinque anni il traffico dei passeggeri nell’aereoporto di Elmas ha segnato una crescita di passeggeri sino a 3.698.982 grazie soprattutto all’aumento del numero degli operatori e alla politica dei viaggi low cost. «Ma se facciamo un raffronto con gli altri scali nazionali – precisa Giovanni Dore, consigliere comunale dell’Idv – vediamo che non c’è stato un aumento così consistente. Anzi, se rapportiamo il peso degli investimenti che sono stati fatti negli anni per l’ampiamento della struttura, l’aumento non è affatto rilevante. Nello stesso tempo tutto è gestito senza un’adeguata trasparenza e il coinvolgimento del Comune sulle scelte strategiche». Ed è per questo che il centrosinistra ha presentato una mozione (Dore e Davide Carta, Pd, primi firmatari) approvata martedì scorso all’unanimità (come già precisato da La Nuova) in cui si chiede un intervento del sindaco Massimo Zedda: per una maggiore trasparenza sia nella gestione, sia nelle operazioni per la prossima cessione del 40 per cento delle quote sociali.«Dal 2007 l’aeroporto è gestito dalla Sogaer, il cui principale azionista è la Camera di commercio di Cagliari che detiene oltre il 94 per cento delle quote – sottolinea Carta – mentre il Comune e il sistema degli enti locali sono assenti dalla compagine societaria e le scelte strategiche sono tutte in mano alla Camera di commercio che, comunque, non si confronta col tema del perseguimento del bene comune e dell’interesse generale, anche attraverso il consenso popolare». La preoccupazione è anche per la prossima cessione delle quote: «Non vorremmo che questa operazione fosse dettata – continua Carta – da valutazioni di garanzia sul mantenimento degli attuali organigrammi della società».La realtà, sostiene Dore, «è che la storia della Sogaer ha origini anomale.Costituita nel 1990 ha visto l’assegnazione del 94 per cento delle quote alla Camera di commercio. poi c’è stata la valorizzazione della struttura tramite diverse operazioni di finanziamento con fondi pubblici: circa 150 milioni di euro di provenienza regionale, nazionale e comunitaria. E di tutto questo beneficierà solo la Camera di commercio». Attualmente, prosegue Dore, «la nostra unica voce, all’interno del Cda dell’aeroporto, è quella del sindaco Zedda, cui fu “graziosamente” offerta la possibilità di farvi parte. Ma in rapporto all’importante ruolo dello scalo per l’area cagliaritana e non solo, questo non basta. Ed è per questo che abbiamo delegato il primo cittadino per pretendere l’ampiamento dei servizi e più trasparenza».

        da LA NUOVA SARDEGNA (r.p.)

         

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