Cagliari, bike sharing con le ruote a terra. Il caso in Comune: “Il servizio non funziona”.

    “E’ costato mezzo milione di euro ma da sei mesi è praticamente inservibile”.

    Un’interrogazione in Consiglio comunale denuncia lo stato del servizio di bike sharing a Cagliari. L’assessore ai Trasporti: abbiamo diffidato l’impresa. 

    CAGLIARI - Il bike sharing, il servizio comunale di condivisione delle biciclette, rimane con le ruote a terra. E’ proprio il caso di dirlo visto che ai mezzi parcheggiati nelle varie stazioni non mancano i problemi: “Le bici sono tutte o quasi inservibili perchè non si staccano dalle colonnine, mancano di pezzi quali ruote, sellino, manubrio e, quelle elettriche, hanno le batterie perennemente scariche”.

    A denunciare la situazione sono tre consiglieri del centrosinistra, dunque della maggioranza. Giovanni Dore e Ferdinando Secchi (Sardegna Pulita) assieme a Matteo Lecis Cocco Ortu (Pd) in un’interrogazione all’assessore ai Trasporti lamentano il disservizio: “E’ costato oltre 500 mila euro ma il bike sharing alla città di Cagliari da oltre 6 mesi è praticamente inservibile”. A parte i problemi tecnici ce ne sarebbe anche altri di tipo pratico: “L’impresa affidataria non ha adempiuto all’onere assunto di creare un sistema per consentire la fruizione del servizio ai turisti (tempo di attesa per l’invio di una tessera è di 20 giorni)”.

    Dore in Aula ha anche richiesto che il Comune proceda al blocco di ogni pagamento nei confronti dell’impresa affidataria del servizio “ben 72 mila euro all’anno”, al recupero delle somme relative all’anno in corso e a bandire immediatamente il nuovo servizio “attualmente in proroga”. L’assessore ai Trasporti, Mauro Coni, ha spiegato che gli uffici comunali hanno recentemente diffidato l’impresa affidataria la Bicincittà srl.

    da SARDEGNAOGGI.IT

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      2 thoughts on “Cagliari, bike sharing con le ruote a terra. Il caso in Comune: “Il servizio non funziona”.

      1. Cagliari, il grande flop del bike sharing: mezzo milione buttato via.
        “E’ costato oltre 500 mila euro il servizio di bike sharing alla città di Cagliari, ma da oltre 6 mesi il servizio è praticamente inservibile. Non bastava il fatto che l’impresa affidataria non avesse adempiuto all’onere assunto di creare un sistema per consentire la fruizione del servizio ai turisti (tempo di attesa per l’invio di una tessera è di 20 giorni), ma da mesi le bici presenti nelle stazioni sono tutte (o quasi) inservibili, perchè non si staccano dalle colonnine, mancano di pezzi quali ruote, sellino, manubrio e, quelle elettriche, hanno le batterie perennemente scariche”. E’ questo il senso di una minuziosa interrogazione discussa oggi da Giovanni Dore (capogruppo di sardegna pulita) e sottoscritta anche dai colleghi Ferdinando Secchi e Matteo Lecis Cocco-Ortu all’Assessore Coni. Dore ha anche richiesto anche che il Comune procedesse immediatamente al blocco di ogni pagamento nei confronti dell’impresa affidataria del servizio (ben 72 mila euro all’anno), al recupero delle somme relative all’annualità in corso ed a bandire immediatamente il nuovo servizio (attualmente in proroga).

      2. Il servizio bike sharing non è più utilizzabile.

        «È costato oltre 500 mila euro il servizio di bike sharing, ma da oltre 6 mesi il servizio è inservibile. Non bastava il fatto che l’impresa affidataria non avesse adempiuto all’onere assunto di creare un sistema per consentire la fruizione del servizio ai turisti, ma da mesi le bici presenti nelle stazioni sono tutte (o quasi) inservibili, perché non si staccano dalle colonnine, mancano di pezzi quali ruote, sellino, manubrio e, quelle elettriche, hanno le batterie perennemente scariche». È questo il senso dell’interrogazione di Giovanni Dore (capogruppo di Sardegna pulita) e sottoscritta anche dai colleghi Ferdinando Secchi e Matteo Lecis Cocco Ortu. Dore ha richiesto che il Comune proceda al blocco di ogni pagamento nei confronti dell’impresa affidataria del servizio (ben 72 mila euro all’anno). L’assessore Mauro Coni ha confermato la gravità della situazione e il fatto che gli uffici hanno diffidato l’impresa affidataria (Bicincittà, con sede a Torino) pena l’applicazione delle penali contrattuali.

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