Ferdinando Secchi (Idv): “Poetto e stadio, vogliamo una città migliore. Mai più mattone flop in stile Santa Gilla”

    “Nel momento in cui il presidente Cellino ha deciso, senza dei motivi molto validi, di portar via la squadra di calcio da Cagliari, e far giocare le ultime quattro partite di campionato a Trieste, io e il mio collega Giovanni Dore, abbiamo promosso una class action, in favore di tutti quei tifosi abbonati che seguono da anni il Cagliari”. A parlare è Ferdinando Secchi, consigliere comunale Idv, che dice la sua sulle problematiche della città di Cagliari, e su quanto di buono si stia facendo.Lei ha promosso la class action dei tifosi del Cagliari, per il rimborso degli abbonamenti dopo il trasferimento della squadra a Trieste: a che punto è la questione? Davvero non si poteva far niente per far giocare ancora il Cagliari al Sant’Elia? In cosa sbaglia Cellino, e in cosa Zedda?Abbiamo fatto una dichiarazione al presidente Cellino, sulla class action, chiedendogli di fare di tutto per mantenere la squadra in città, ma questo non è successo. Noi, essendo dei politici, potevamo solo presentare l’idea, a cui hanno aderito circa 50 tifosi, ma non sappiamo a che punto è la questione. Cellino probabilmente si è sentito toccato da quest’amministrazione, che invece gli ha teso la mano proponendo diversi punti in cui poter far giocare il Cagliari, tra cui via San Paolo, ma non è stato mostrato nessun interesse. Il sindaco Zedda ha dovuto attenersi alle disposizioni di legge: mentre il precedente sindaco firmava, di settimana in settimana, le autorizzazioni per far giocare la squadra, Zedda non si è voluto prendere, giustamente, questa responsabilità.
    L’Idv è un partito molto attento alle tematiche ambientali in città: c’è qualcosa che ancora non si è fatto per valorizzare i parchi e il verde pubblico?
    Per quanto riguarda il verde pubblico di Cagliari direi che abbiamo ereditato una buona situazione dalla precedente amministrazione: Cagliari ha una percentuale di verde pubblico molto elevata, e questa amministrazione sta lavorando molto bene per tutelare i parchi esistenti, soprattutto se si pensa alla continua mancanza di risorse a livello nazionale. L’assessore Pier Luigi Leo ha fatto una cosa molto importante nel settore ambientale: una delibera di giunta con la quale si è deciso di utilizzare, per l’irrigazione del verde pubblico, non più l’acqua potabile, ma l’acqua depurata, comportando un grosso risparmio.
    In questi giorni assistiamo alla polemica sui parcheggi e sugli spazi del Poetto: pensa anche lei che ci sia una possibile speculazione edilizia per la costruzione di alberghi sul litorale?
    Assolutamente no. Già nelle dichiarazioni programmatiche del sindaco era stato messo in evidenza il fatto che sul litorale di Cagliari non ci sarebbe stato lo spazio per costruire degli alberghi. Io, e tutta l’amministrazione, immaginiamo un Poetto ecosostenibile: con l’eliminazione delle strade, l’aumento delle attività produttive, piste ciclabili, con la possibilità per tutti i cagliaritani di poterlo vivere la notte, senza l’incubo di auto e di bus che circolano nelle vie adiacenti alla spiaggia. So che ci sta già lavorando l’Assessore ai trasporti, insieme alla commissione competente, quindi siamo fiduciosi di poter dare, entro i termini della legislatura, un Poetto più vivibile ai cagliaritani.
    Questione cemento a Cagliari: come si può espandere la città, e come mai gran parte dei nuovi quartieri, come Santa Gilla, hanno le case ancora invendute?
    A Cagliari c’è una forte crisi del mattone: comprare casa in città non è una cosa per tutti. Sono stati fatti, nella precedente legislatura, numerosi investimenti in costruzioni di altissimo livello, quindi Cagliari si è spopolata, e le nuove generazioni sono andate a vivere nell’hinterland, dove i costi sono decisamente più bassi. In tempi di crisi, come questo, è necessario utilizzare degli strumenti come l’Housing sociale, per riportare i cagliaritani in città, garantendo loro la qualità dell’abitare ed un costo a metro quadro decisamente più accessibile. Per quanto riguarda le case di Santa Gilla, mi risulta che una buona parte siano ancora invendute e nemmeno affittate.

    da CASTEDDU ONLINE (1005)

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