L’aeroporto di Elmas? Secondo Idv e Pd il traffico passeggero è in netto calo, da qui parte un affondo al sindaco Zedda che sa tanto di “sgambetto” per il dopo Lirico. Ma soprattutto è un attacco frontale alla gestione di Sogaer. Più che altro, di ue partiti di maggiorana chiedono a Zedda uguale coraggio adElmas rispetto a qullo mostrato sul Liroco. Leggete cosa scrivono Giovanni Dore, Davide Carta ed Enrico Lobina. “Il numero complessivo dei passeggeri del traffico aereo su Cagliari sono ancora fortemente modesti e deficitari laddove si consideri il solo confronto con l’isola spagnola di Palma di Majorca che, da sola, raggiunge un traffico di quasi 22 milioni e mezzo di passeggeri aerei all’anno contro i 7 milioni c.ca di tutto il sistema aeroportuale dell’intera Sardegna e, appunto, i poco più di 3 milioni e mezzo della sola Cagliari-Elmas. I dati parziali dei passeggeri relativi all’anno 2012, segna una diminuzione del numero di passeggeri di Cagliari-Elmas e, a fine anno, al massimo raggiungeranno il pareggio rispetto a quelli del 2011. Pertanto la crescita, apparentemente, “impetuosa” degli anni precedenti si è arrestata. La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Cagliari, Ente Autonomo di Diritto Pubblico, principale azionista della SOGAER, dovrebbe cedere nei prossimi mesi, il 40% delle quote sociali attraverso, non con un bando pubblico, ma con una manifestazione di interesse per cui ha designato, soggetto attuatore la stessa SOGAER. La predetta manifestazione di interesse, con termine fissato al 18/10/2010 ha subito numerose proroghe ed è tuttora in essere. Attualmente sembrerebbero in lizza tre società interessate all’acquisto del pacchetto azionario”. Ed ecco i nomi delle società interessate allo scalo: • GEASAR S.p.A, che gestisce l’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda e il cui azionista di maggioranza è Meridiana Fly S.p.A., che detiene il 79,8% delle azioni sociali, la SAVE SPA che gestisce l’aeroporto di Venezia e Fondo 2I partecipato dalla Cassa Depositi e Prestiti. Queste dunque e richieste avanzate al sindaco: a) manifestare la posizione dell’Amministrazione Comunale nei riguardi delle necessità della cittadinanza e dell’economia della città e dell’isola, con riguardo alla compatibilità delle scelte gestionali della società SOGAER, con particolare riferimento sia alla crescita delle presenze turistiche, sia al miglioramento delle offerte verso le principali mete, quantomeno, nazionali, comunitarie e del bacino del mediterraneo.
b) assicurarsi che gli indirizzi gestionali della SOGAER siano rivolti nella direzione dell’aumento del traffico dei vettori e dei passeggeri con l’incremento delle reti e delle relazioni con più compagnie aeree ed all’offerta di migliori servizi per utenti, lavoratori e passeggeri.
c) verificare lo stato della procedura di cessione delle quote di minoranza della società Sogaer e la legittimità di una procedura negoziata di lungo corso in luogo di quella di un bando pubblico per la scelta del miglior contraente rispetto alle necessità sopra specificate. Infine la stilettata finale: “In secondo luogo, il bando (o comunque la scelta) dovrebbe rivolgersi a soggetti che abbiano la capacità economica di sviluppare il mercato aeroportuale e l’offerta di servizi e che non siano in potenziale “conflitto di interesse” con lo sviluppo turistico ed il mercato low cost al quale necessariamente l’aeroporto deve aprirsi al fine di fare da volano all’economia di Cagliari e di tutta l’isola, con l’obiettivo di raggiungere, se non superare, il numero di passeggeri di mete turistiche concorrenti.
da CASTEDDU ONLINE (Jacopo Norfo)
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22 Ottobre 2012
IL COMUNE SULL’AEROPORTO: “NO AI CONFLITTI DI INTERESSE”
Si arresta la crescita del traffico a Elmas. E poi la richiesta al sindaco di vigilare sulla manifestazione di interesse per la cessione del 40 % di Sogaer, la società che gestisce lo scalo e sui possibili ” a conflitti di interesse”.
La maggioranza in consiglio comunale passa all’attacco sull’aeroporto. Vengono evidenziati i dati parziali relativi al traffico di passeggeri nel 2012 che segnano una diminuzione del numero di passeggeri a fine anno e che “al massimo aggiungeranno il pareggio di bilancio rispetto a quelli del 2011. Pertanto la crescita impetuosa si è arrestata”, accusano Davide Carta, Pd, Giovanni Dore, Idv, Enrico Lobina, Federazione della sinistra e Sergio Mascia, Sel.
E poi sulla manifestazione per la cessione delle quote e le tre le società interessate all’acquisto del pacchetto azionario: Geasar che gestisce Olbia Costa Smeralda (il cui azionista di maggioranza è Meridiana Fly col 79, 8 % delle azioni), Save che gestisce lo scalo di Venezia e Fondo 21, partecipato dalla Cassa Depostiti e Prestiti.
Secondo i capigruppo, data l’importanza strategica dello scalo per lo sviluppo della città, sarebbe opportuno che il sindaco (che occupa un posto nel cda di Sogaer) premesse affinché la cessione avvenga attraverso un bando pubblico e relativa gara e non con una procedura negoziata in corso da due anni “senza effettivo termine e specifici criteri di trasparenza”. Bando e scelta che in ogni caso dovrebbero orientarsi verso soggetti che abbiano la capacità economica di sviluppare il mercato aeroportuale e l’offerta dei servizi e che non siano in potenziale conflitto di interesse con lo sviluppo turistico e il mercato low cost, al quale l’aeroporto del aprirsi per fare da volano all’economia cittadine e regionale.
Non solo. La gestione dovrebbe mirare a fare rete con gli altri scali nazionali e internazionali, assicurando equidistanza nei confronti delle differenti compagnie aeree ed altre realtà aeroportuali nazionali. No poi all’acquisto di quote dello scalo di Fenosu, sì invece all’incremento delle reti e delle relazioni con più compagnie aeree. E poi vanno migliorati i servizi: climatizzazione estiva degli ambienti e ammodernamento e manutenzione dei vani scale e ascensori e barriere architettoniche dell’auotosilos davanti all’aeroporto e copertura dell’ultimo piano.
I capigruppo del centrosinistra pertanto chiedono al sindaco di verificare la legittimità della procedura negoziata di lungo corso e bando pubblico e verificare “se siano state considerate tutte le proposte provenienti da diversi soggetti industriali e se non sia il caso di riaprire i termini per il coinvolgimento di altri operatori”.
da (la redazione)
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