Cagliari, razionalizzare il parco alloggi “Mobilità d’ufficio” per case popolari

    La proposta presentata dai consiglieri comunali Lobina e Dore dell’Idv tende a tamponare lo spopolamento della città che in 10 anni ha perso oltre 13000 cittadini.

    Famiglie troppo numerose in case comunali troppo piccole. E nuclei ridotti all’osso che invece hanno stanze in più e non le utilizzano. Ora nasce la “mobilità d’ufficio”, una proposta presentata in un ordine del giorno dai consiglieri comunali Enrico Lobina (Federazione della sinistra) e Giovanni Dore (Italia dei valori).

    Si tratta della possibilità di effettuare dei veri e propri spostamenti per consentire un utilizzo più razionale del parco alloggi. Gli obiettivi? Consentire una migliore vivibilità delle abitazioni e allo stesso tempo frenare lo spopolamento delle città che, secondo i dati dell’ultimo censimento, ha perso in dieci anni circa tredicimila residenti. A Cagliari, fino ad ora, esiste solamente la mobilità per bandi e consensuale.

    Secondo dati illustrati nel documento che sarà presto discusso in Consiglio comunale il 21% degli alloggi Erp sono considerati sovraffollati, mentre il 32,04% sono considerati sottoutilizzati (dati 2008). “In caso di mobilità d’ufficio- spiega Lobina in una nota- si dovrebbe assicurare il trasferimento dell’assegnatario in edifici ERP limitrofi, ovvero in quartieri indicati dall’assegnatario. Non si tratterebbe di una gestione autoritaria delle problematiche abitative ma di restituire alla politica e all’amministrazione un ruolo direzione, nonché l’autorevolezza indispensabile a migliorare la vita di tanti cittadini disagiati che soffrono l’emergenza casa quotidianamente”.

    da L’UNIONE SARDA

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    9 Gennaio 2013

    Nasce la mobilità degli alloggi, turnover delle case contro lo spopolamento.

    Nasce a Cagliari la “mobilità d’ufficio”. Si tratta di una proposta presentata in un ordine del giorno dai consiglieri comunali Enrico Lobina, Federazione della Sinistra, e Giovanni Dore, Idv.

    Un modo per contrastare lo spopolamento in città, che in 10 anni ha perso oltre 13 mila cittadini, e che servirà a migliorare la vivibilità  delle abitazioni. Si avrà così la possibilità di effettuare dei veri e propri spostamenti per consentire un utilizzo più razionale degli alloggi. Molte infatti sono le famiglie troppo numerose che abitano in case comunali troppo piccole, e piccole famiglie che invece hanno stanze inutilizzate.

    “In caso di mobilità d’ufficio – afferma in una nota il consigliere Enrico Lobina – si dovrebbe assicurare il trasferimento dell’assegnatario in edifici ERP limitrofi, ovvero in quartieri da lui indicati. Non si tratterebbe di una gestione autoritaria delle problematiche abitative, ma di restituire alla politica e all’amministrazione un ruolo di direzione, e di autorevolezza, indispensabili a migliorare la vita di tanti cittadini disagiati che soffrono quotidianamente l’emergenza casa”.

    La proposta verrà presto discussa in Consiglio comunale.

    da CASTEDDU ONLINE (Federica Lai)

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    9 Gennaio 2013

    In Comune si pensa di adeguare gli alloggi alle esigenze dei nuclei abitativi. 

    CAGLIARI. Case piccole. Ma famiglie numerose. Oppure alloggi troppo grandi con una sola persona. E allora via allo scambio. O meglio alla “mobilità d’ufficio”, una proposta presentata in un ordine del giorno dai consiglieri comunali Enrico Lobina (Federazione della sinistra) e Giovanni Dore (Italia dei valori). Si tratta della possibilità di effettuare dei veri e propri spostamenti per consentire utilizzo più razionale del parco alloggi.

    Gli obiettivi? Consentire una migliore vivibilità delle abitazioni e allo stesso tempo frenare lo spopolamento delle città che, secondo i dati dell’ultimo censimento, ha perso in dieci anni circa tredicimila residenti. Un problema, quello degli alloggi. C’è chi sostiene- la consigliera di Sel Marisa Depau- che sia necessario sì recuperare vecchi edifici, ma anche costruire nuova edilizia popolare.

    E c’è chi invece – questa sembra essere la linea della Giunta – è convinto che il nuovo mattone non serva e che invece basta solo usare meglio quello che si ha. O ad esempio convincere i cagliaritani a dare in affitto le case vuote. Che in città, dice l’ultimo censimento, sono circa cinquemila. Un bisogno di alloggi testimoniato dalle liste per le richieste di case popolari anche mini, “prive degli standard abitativi”. Cioè che non possiedono tutte le caratteristiche richieste dalla legge regionale dell’89: 327 candidati ammessi alla lista d’attesa e 45 esclusi. Ci sono poi quelli che aspettano la casa popolare “normale”: oltre mille.

    L’ordine del giorno firmato Lobina-Dore chiede un riequilibrio nell’uso degli spazi. A Cagliari, esiste solamente la mobilità per bandi e consensuale.  Secondo i  dati illustrati nel documento che sarà presto discusso in Consiglio comunale il 21% degli alloggi Erp sono considerati sovraffollati, mentre il 32,04% sono considerati sottoutilizzati (dati 2008). «In caso di mobilità d’ufficio – spiega Lobina in una nota – si dovrebbe assicurare il trasferimento dell’assegnatario in edifici limitrofi, ovvero in quartieri indicati dall’assegnatario. Non si tratterebbe però, assicurano i proponenti, di una gestione autoritaria delle problematiche abitative.

    da LA NUOVA SARDEGNA (s.a.)

    (1983)

      One thought on “Cagliari, razionalizzare il parco alloggi “Mobilità d’ufficio” per case popolari

      1. sono laura ho 28 anni e abito in una casa di 45 mq con miomarito e 2 bambini abbiamo cucina camera e bagno<!!!!!!!!!!!! dormiamo in 4 una stanza!!!!!!!!!!!!!!!!

      Rispondi a laura Annulla risposta

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