CAGLIARI Eternit, raccolti 400 chili Interrogazione dell’Idv sulle giunte passate.

    Quattrocento chili. È questa la quantità di Eternit che è stata trovata nella Quarta e Quinta fermata dal 21 giugno. Da quando, cioè, sono iniziati i lavori di ripulitura dell’arenile dal cemento-amianto. A dare le cifre è il sindaco Massimo Zedda a margine della presentazione dei dati sullo stato del mare sardo forniti da Goletta Verde, l’imbarcazione di Legambiente che studia le acque delle coste italiane. «Attendiamo i risultati finali delle analisi sulla sabbia effettuate dall’Arpas», ricorda il primo cittadino, «poi inizieremo nel secondo lotto», dallo stabilimento dell’Aeronautica militare all’ex ospedale Marino.

    L’ORIGINE Dalle prime indiscrezioni sembra accertato che il cemento-amianto derivi dalle coperture dei casotti. «Non è un caso che la maggior parte dell’Eternit rinvenuto fosse proprio nei punti in cui venivano ammassate le macerie della loro demolizione», evidenzia Zedda. Il dubbio, già espresso nei giorni scorsi, è che qualcuno negli anni scorsi sapesse già dell’esistenza dell’Eternit e abbia taciuto.

    L’INTERROGAZIONE Il riferimento, abbastanza esplicito, è alle amministrazioni precedenti. Non a caso i consiglieri comunali dell’Idv Ferdinando Secchi e Giovanni Dore nella loro interrogazione al sindaco e all’assessore ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo, chiedono al Comune se è in possesso di «documenti su campionamenti, analisi o verifiche nel periodo ante o post ripascimento (quando vennero effettuati importanti grigliature della sabbia) o, in ogni caso, in periodo successivo al gennaio 2004, quando comparirono notizie di stampa sull’amianto al Poetto». Posizione agli antipodi ha il Centro studi dei Riformatori, che si domanda «se le centinaia di migliaia di euro siano state ben spese o se non si tratti invece di una mera operazione di burocrazia e amministrazione difensiva».

    PULIZIA CONTINUA Zedda risponde a distanza ricordando che «non potevamo rimandare le procedure di sicurezza previste per legge, anche per scongiurare un pericolo che fra 10-15 anni sarebbe potuto diventare davvero serio». Oltre le risposte che può dare il sindaco, si attendono anche quelle che fornirà l’indagine del pm Gian Giacomo Pilia. Nell’attesa, si procede con la pulizia dell’arenile. Dopo la Quarta e Quinta fermata, si procederà con gli altri due lotti, fino al confine con Quartu. «L’attività di monitoraggio continuerà anche negli anni a venire», spiega Zedda. Ovviamente non nella stagione balneare, «per non penalizzare le attività commerciali del litorale», com’è successo quest’anno.

    da L’UNIONE SARDA (Mario Gottardi) 

    ***

    3 luglio 2012

    Amianto al Poetto: “Il pericolo denunciato da stampa nel 2004. Il Comune sapeva?”.

    Il Comune di Cagliari è in possesso di analisi relative all’eternit al Poetto visto che la presenza di questo materiale nell’arenile cagliaritano è attestata da notizie di stampa risalenti al gennaio 2004? Lo chiedono in un’interrogazione al sindaco Massimo Zedda e all’assessore ai Servizi Tecnologici Pierluigi Leo i consiglieri dell’Italia dei Valori Giovanni Dore e Ferdinando Secchi che chiedono al Comune di conoscere l’esito delle indagini chel’Arpas sta svolgendo sulle campionature di materiale prelevato sull’arenile cagliaritano e la sua presumibile datazione.

    «Di recente è stata attivata un’opera urgente di bonifica ambientale, i cui effetti purtroppo stanno causando disagi all’attività turistica e balneare della città e rischiano di causarne di ulteriori sotto il profilo dell’immagine della città di Cagliari», scrivono i consiglieri dipietristi sottolineando come né in occasione del ripascimento del 2002, né a seguito delle notizie di stampa risalenti al 2004, siano mai state attivate delle serie verifiche sull’inquinamento del Poetto. Per questo Dore e Secchi chiedono se agli atti del Comune risultino “documenti su campionamenti, analisi o verifiche nel periodo ante o post ripascimento (in occasione del quale vennero effettuati importanti grigliature della sabbia) o, in ogni caso, in periodo successivo al gennaio 2004”.

    I consiglieri chiedono inoltre al sindaco di visionare l’esito delle indagini che l’Arpas sta svolgendo sulle campionature di materiale prelevato al Poetto e la datazione presumibile dell’eternit ivi rinvenuto e infine “se è ipotizzabile, fate le debite verifiche e reperiti idonei finanziamenti di matrice statale e comunitaria, un’opera graduale ed “ecocompatibile” di ripulitura e valorizzazione dell’originaria sabbia “bianca” e della sostituzione di quella “grigio topo” immessa nell’arenile col ripascimento del 2002”.

    da RADIOPRESS ONLINE

    INT. (Dore – Secchi) – notizie stampa eternit al Poetto e prospettive future.

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