Mi considero cittadino del mondo, mi piace viaggiare, guardare le facce, sentire gli odori, assaggiare i cibi, ascoltare e (quando sono in grado) parlare altre lingue, toccare oggetti e materie differenti.
Poi torno a casa, mi affaccio alla finestra la mattina presto e vedo quella luce giallo-intensa che illumina la mia città dopo il forte maestrale, che la rende un magico incrocio tra una medina mediorientale e una città storica europea. E mi sento felice di essere tornato. Buon anno a tutti.
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