Cassonetti “intelligenti” e chiavette elettroniche per premiare i cittadini più virtuosi. La proposta arriva da Ferdinando Secchi, consigliere comunale dell’Idv. È una premessa, in attesa del nuovo bando per la gestione dei rifiuti. La novità della raccolta porta a porta piace alla squadra dei dipietristi di via Roma. «Sono convinto che scoraggerà gli incivili. Il riciclaggio derivante dal porta a porta è anche un’occasione di profitto per le imprese e una soluzione in grado di coniugare sostenibilità ambientale, efficienza ed economicità».
Secchi lancia una proposta quantomai originale: cassonetti intelligenti, chiavette elettroniche e tessere magnetiche. «Per incrementare le quantità di raccolta differenziata col servizio a domicilio, aumentando anche la qualità di quanto raccolto, si possono studiare diversi progetti», spiega il consigliere di maggioranza. Sul piatto: forme di raccolta domiciliare e innovativi sistemi di azione condominiale, con cassonetti ad alta tecnologia «in grado di tracciare qualità e quantità dei conferimenti fino agli impianti di destinazione. E davanti ad azioni virtuose, «si potrebbero dare premi ai cittadini, con buoni spesa, risparmi sulle tariffe o altri incentivi».
Nel frattempo i dipietristi chiedono lo spegnimento dell’inceneritore. «Le statistiche ci dicono che nella nostra provincia, Cagliari ha cifre da brivido sui tumori maligni, superiori a tutte le altre zone». A lanciare l’allarme è il capogruppo dell’Idv Giovanni Dore. I numeri: 782 casi ogni 100mila abitanti. «Molti studiosi fanno risalire questi fenomeni anche all’elevata emissione di polveri ultrasottili (non rilevabili dalle attuali centraline), provenienti dall’incenerimento dei rifiuti», polemizza. «Dobbiamo proprio partire da qui, spegnendo l’inceneritore». Chiude con una frecciata: «Bisogna “smontare” l’anomalo blocco di potere e di interessi costruito dalla politica attorno ai vari Casic o Cacip e Tecnocasic».
da L’UNIONE SARDA (Sa. Ma.)
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