Sant’Efisio, l’annuncio di Zedda: l’Alter nos sarà Giovanni Dore.

    L’ Alter nos dell’edizione 2014 della festa di Sant’Efisiosarà il consigliere comunale Giovanni Dore.

    Lo ha annunciato il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, questo pomeriggio in apertura di seduta dell’assemblea civica. L’aula ha risposto con un applauso. Una doppia festa per il consigliere di maggioranza di Sardegna Pulita, ex Idv: il primo maggio, il giorno della tradizionale processione del martire guerriero, è anche il suo compleanno. Il saluto dell’Alter nos, la figura che rappresenta in qualche modo le istituzioni all’interno del cerimoniale, è uno dei momenti chiave della festa e precede di pochi minuti il passaggio del Santo nella strada ricoperta di petali prima del viaggio verso i luoghi del martirio.

    da L’UNIONE SARDA

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    L’alter Nos della sagra di Sant’Efisio sarà il consigliere Giovanni Dore.

    Lo ha annunciato il sindaco Massimo Zedda nell’assemblea civica.

    CAGLIARI. Il consigliere comunale del gruppo Sardegna pulita Giovanni Dore sarà l’alter nos dell’edizione 2014 di Sant’Efisio. L’annuncio, seguito da un lungo applauso, è arrivato questo pomeriggio in consiglio comunale: a comunicarlo è stato il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il consigliere, come i suoi predecessori, sfilerà il Primo maggio a cavallo prima del passaggio davanti al Comune del cocchio con il Santo.Secondo tradizione saluterà la folla levandosi il cappello: qualche minuto più tardi sguardi e attenzione saranno tutti per il martire guerriero. Sarà il clou della festa prima del viaggio verso Nora.

    da LA NUOVA SARDEGNA (Stefano Ambu)

    ASCOLTA L’INTERVISTA a Giovanni Dore (mp3)

     

    VIDEOLINA : NOMINA ALTER NOS GIOVANNI DORE

    INTERVISTA A G. DORE ALTERNOS DELLA 358a SANT’ EFISIO

    ASPETTANDO SANT’ EFISIO “ALTER NOS” GIOVANNI DORE

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      4 thoughts on “Sant’Efisio, l’annuncio di Zedda: l’Alter nos sarà Giovanni Dore.

      1. Sant’Efisio, l’Alter Nos di quest’anno sarà Giovanni Dore.

        L’annuncio del Sindaco Zedda. Sant’Efisio, l’Alter Nos di quest’anno sarà il consigliere Giovanni Dore, di Sardegna Pulita. L’annuncio è stato dato oggi dal sindaco Massimo Zedda durante la seduta del consiglio comunale. Dore, consigliere e noto avvocato cagliaritano, succede a Filippo Petrucci, consigliere di Meglio di prima non ci basta. Un breve annuncio seguito da un lungo applauso dell’Aula per Dore che durante i festeggiamenti di Sant’Efisio martire ricoprirà l’importante ruolo di rappresentante della città di Cagliari. “Quest’anno il regalo di compleanno me lo ha fatto il Sindaco Massimo Zedda – ha commentato Dore – con un mese di anticipo, nominandomi Alter Nos per la sfilata di Sant’Efisio. E io sarò molto orgoglioso e felice di rappresentare la città di Cagliari per rendere omaggio al nostro Santo guerriero ed onorare il voto fatto nel lontano 1656“.

      2. Un console promosso Alter Nos per Sant’Efisio

        L’annuncio ieri dal sindaco Massimo Zedda in apertura di Consiglio.

        L’annuncio al microfono del sindaco Massimo Zedda. Poi gli applausi. E le prime strette di mano a Giovanni Dore, scelto come Alter Nos per l’edizione numero 358 della Sagra di Sant’Efisio. È avvenuta in pochi attimi, in apertura del Consiglio comunale di ieri, la nomina del consigliere di Sardegna Pulita, ex Idv. Ancora emozionato, felicemente stordito dalla telefonata ricevuta ieri notte dal primo cittadino. «Mi ha chiesto: Cosa fai il Primo maggio?», ha raccontato. «Sono rimasto spiazzato, perché è anche la data del mio compleanno».
        LE ATTESE Li festeggerà in sella, i suoi 46 anni, nel cuore di una processione respirata sin da bambino. Merito della mamma, stampacina, e degli infiniti Primo maggio trascorsi sul balcone della prozia, nel corso Vittorio Emanuele, in attesa del cocchio. «Una volta, per vederla più da vicino, una domestica volle condurci all’inizio della processione, almeno quella era la sua idea», ricorda. «Non conosceva bene la zona, finì che ci perdemmo e mancammo il santo». Le scorse edizioni sono state in tribuna, sotto il Municipio. L’ultima, in particolare, con l’ambasciatore, il console generale del Belgio e tutto lo staff. «Ma la prossima sarà un’emozione unica, è un grande orgoglio rappresentare la città con questa figura simbolica ma forte».
        IL MESSAGGIO In passato, l’Alter Nos – che rappresenta le istituzioni – consegnava un pacco alle persone bisognose. «Io voglio offrire un messaggio di speranza», annuncia Dore. «Oggi non abbiamo la peste né la guerra: adesso il nostro dramma è la mancanza di lavoro e la conseguente perdita della dignità personale, che spegne la gioia e il senso di vivere».
        IL BETILE Una via d’uscita potrebbe essere la rinascita culturale della città. Giusto ieri, all’ordine del giorno, c’era una sua interrogazione sul Museo Betile. «Cagliari è candidata Capitale europea della cultura per il 2019, i Giganti di Mont’e Prama sono tornati alla luce, è un periodo di fermento», spiega l’avvocato tra i complimenti dei consiglieri e i suggerimenti di un mazziere. «Dobbiamo giocare tutte le nostre carte per fare della cultura e della tradizione un’occasione di progresso». Porterà avanti il suo impegno politico e civico, Giovanni Dore, anche nelle prossime settimane. Senza trascurare le lezioni di equitazione. «So montare appena, ci tengo a onorare il ruolo che mi è stato dato».

      3. L’Alternos a messa con i confratelli

        Fonte: L’Unione Sarda 10 aprile 2014

        VERSO LA 358 SAGRA DI S. EFISIO
        Dopo la nomina ha atteso la prima messa. Giovanni Dore, Alternos a sorpresa dopo una telefonata del sindaco Massimo Zedda, di Sant’Efisio e della sagra che lo venera il 1° Maggio di ogni anno per sciogliere il voto fatto dai cagliaritani al martire per la liberazione dalla peste del 1656 sa già tutto, ma il particolare lo ignorava: ogni lunedì i fedeli di Stampace si ritrovano nella chiesetta del quartiere per assistere con la massima devozione alla messa in onore dell’antico condottiero di Diocleziano, vissuto a lungo a Carales e decapitato a Nora. «La mia sorpresa è stata grande». Il sacerdote celebrava una messa cantata. «Era sera ma il tempio era gremito come per la messa di mezzogiorno». Ad accompagnare Dore e a fargli da guida, l’Alternos uscente Filippo Petrucci. I cori struggenti intonati dai confratelli hanno trasformato la chiesa in un teatro mistico e reso la serata speciale. I due consiglieri comunali sono stati ricevuti dal presidente dell’Arciconfraternita di Sant’Efisio, Mario Maffa, e da quel momento per l’Alternos è cominciato l’avvicinamento all’appuntamento del 1° Maggio. «Quel giorno », secondo la tradizione, «sarò Alternos ». Vestito in frac e scortato da due mezzieri in livrea del Seicento, Dore porterà al collo il Toson d’oro, onorificenza militare data al Comune di Cagliari dall’allora re di Spagna Carlo II nel 1679. Ma se l’Arciconfraternita non smette mai durante l’anno di onorare il santo, per l’Alternos chiamato a rappresentare la città e il sindaco nei quattro giorni della festa sono cominciate proprio ieri le lezioni per presentarsi in piena efficienza il 1° Maggio. «Ho cominciato le lezioni all’ippodromo: presto sarò in grado di stare sopra un cavallo». Il costo delle lezioni? «Spese a carico del Comune».
        Pietro Picciau RIPRODUZIONE RISERVATA

      4. L’Unione Sarda 11/4/2014
        Il voto dopo la peste del 1652
        VERSO LA 358 SAGRA DI S. EFISIO 

        I gesti e i passi, perfino i silenzi fanno parte dell’antica liturgia. I custodi degli onori da tributare a Sant’Efisio sanno quando intervenire e cosa fare ed è per questo che da giorni (in realtà potrebbe dirsi che i preparativi non hanno mai fine), nella chiesetta di Stampace intitolata al santo protettore della città e dell’intera Sardegna, accentuano le operazioni preliminari di allestimento perché tutto fili liscio il primo maggio. Le pie donne e gli uomini della Confraternita di Sant’Efisio (un tempo chiamata del Gonfalone) della vita e del martirio del condottiero di Diocleziano, avvenuto a Nora il 15 gennaio del 303, conoscono tutto e sono prodighi di informazioni ai fedeli e ai turisti che s’affacciano nella chiesetta. L’altra sera hanno fatto capolino a Stampace il nuovo Alternos (Giovanni Dore) e quello uscente (Filippo Petrucci) ed è stata l’occasione per riflettere sui motivi che hanno spinto la città ad affidarsi alla protezione del Santo. Nel 1600 la vita religiosa era viva: la chiesa esercitava un enorme influsso sulla popolazione e quando in città giunsero ordini religiosi, si diffusero anche le Confraternite laiche. Queste svolgevano attività caritatevoli e benefiche e onoravano i santi. L’Arciconfraternita del Gonfalone aveva sede nella chiesetta di Stampace (dal 1538) e proprio del martire Sant’Efisio i confratelli decisero di curare il culto. Quando nel 1652 in Sardegna si diffuse la peste (giunta, si narra, con le merci di una nave approdata a Porto Conte dalla Catalogna), questa portò la morte per quattro anni anche a Cagliari. La risposta a tanto dolore fu la preghiera e si chiese l’intercessione della Madonna di Bonaria e di Sant’Efisio, antico protettore di Cagliari. La Municipalità fece voto di onorare ogni anno il Santo. Promessa che si mantiene dal 1657.
        Pietro Picciau RIPRODUZIONE RISERVATA

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