Ente lirico: il Sindaco applichi le sentenze del TAR ed eviti gli errori passati.

    di Giovanni Dore

    Ho sempre considerato la nomina della Crivellenti come sovraintendente del Lirico il più grosso errore commesso dal Sindaco durante la consiliatura e non ho mai perso occasione – pur inascoltato – per rimarcarlo.

    A prescindere dalle specifiche competenze richieste dalla legge (che non mi paiono esserci), lo sbaglio più clamoroso fatto da Zedda è quello di aver effettuato la scelta fuori dalla manifestazione di interesse da lui stesso indetta (leggi).

    Gli altri errori sono quelli di aver “ignorato” per oltre un anno la nomina nel C.d.A. del componente Baggiani scelto dal precedente Sindaco Floris il 26/5/2011 (dopo il primo turno e pochi giorni prima del ballottaggio e, quindi, a mio parere, illegittimamente), e di aver nominato altri due componenti, senza revocare Baggiani (se non tardivamente), senza che, verosimilmente, possedessero anch’essi gli specifici requisiti di legge.

    Non meglio di Zedda (e Floris) hanno fatto il Ministero, che nominò il Consigliere Comunale in carica Porcelli in “odore” di incompatibilità (leggi) , sebbene la proposta di delibera sia poi stata respinta dall’aula consiliare (con molti dubbi).
    E la Regione che, a sua volta, ha nominato diversi componenti (il più noto dei quali l’imprenditore Cualbu), nessuno dei quali con competenza specifica in materia di fondazioni lirico-sinfoniche.

    Le recenti sentenze del TAR, che hanno dichiarato nulle le nomine (e le revoche) fatte da Zedda, e la delicata indagine penale aperta per presunto abuso d’ufficio a carico del primo cittadino, consigliano quindi oculatezza ed il massimo rispetto della legge.
    Nella mia interrogazione, pertanto, suggerisco al Sindaco di non appellare le sentenza del TAR (il cui contenuto mi pare ineccepibile) e di pretendere che anche le altre anomalie del c.d.a. siano eliminate, evitando di incorrere negli errori passati.

    E di far sapere se veramente la Crivellenti – come lui ha sempre sostenuto a propria discolpa della “anomala” scelta – abbia eliminato sprechi passati e , nel caso, di chi siano le relative responsabilità. Per il futuro invece, se ci sono le condizioni per procedere oltre, si nomini immediatamente un Sovraintendente all’interno della famosa lista uscita dalla manifestazione di interesse, ma ignorata in favore della Crivellenti. Se tali condizioni sono invece venute meno, si pretenda che la nomina del commissario ricada su persona “integerrima” e non coinvolta nelle gestioni passate.

    Il video della discussione in aula “Situazione C.d.A. Ente Lirico – 28.11.2013″

    >>> Qui trovate il TESTO della mia INTERROGAZIONE (leggi)
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      One thought on “Ente lirico: il Sindaco applichi le sentenze del TAR ed eviti gli errori passati.

      1. Lirico, in arrivo il commissario e Zedda manda a casa il Cda.

        COMUNE. Ma la scelta non piace né al Pd né all’opposizione.

        A un passo dal commissariamento. Per il sindaco le dimissioni dei consiglieri Cristiano Cincotti e Antonello Arru hanno come conseguenza quella di «non considerare operativo il Cda del Lirico, perch Giorgio Baggiani, nonostante sia stato “riabilitato” dal Tar, non ha ancora fatto ingresso e la nomina deve essere ancora ratificata. In carica restano Cualbu, Porcelli e Follesa. Massimo Zedda ieri ha scritto al ministero dei Beni culturali per segnalare che il consiglio d’amministrazione «non esiste più», per citare le parole usate ieri nell’aula di Palazzo Bacaredda dal primo cittadino. Dunque il commissario potrebbe essere nominato da un momento all’altro. Questa è la via d’uscita individuata dal sindaco, a cui seguiranno polemiche aspre almeno quanto quelle suscitate dalla nomina di Marcella Crivellenti. FRIZIONI I sindacati sono già sul piede di guerra. E anche il Consiglio non ha accolto bene la notizia, se è vero che al termine delle interrogazioni presentate dai consiglieri di Pd, Pdl, Idv e gruppo Misto, solo uno (Dore) non ha criticato il discorso di Zedda. In particolare, il Pd non è convito dell’impossibilità del funzionamento del Cda, e con un comunicato chiede «ai soci della Fondazione ed ai componenti del Cda di verificare la possibilità che tale organismo sia legittimamente in grado di proseguire con la regolare amministrazione». SCAMBIO DI LETTERE Dopo una settimana il primo cittadino ha finalmente riassunto il carteggio tra la fondazione e il Mibac. Tutto ha inizio con una lettera inviata il 15 novembre dal ministero, in cui si chiede se le sentenze del Tar possano aver creato una situazione «eventualmente assimilabile a quella prevista per il commissariamento». Quattro giorni dopo è il sindaco a prendere carta e penna per osservare prima che «non si rileva l’esistenza» di quelle condizioni, ma in effetti le novità portate dalle decisioni dei giudici amministrativi hanno fatto sì che possano mancare «le adeguate garanzie» per una serena gestione del teatro. Ecco perché Zedda conclude con la richiesta di «un incontro onde valutare la percorribilità» di un commissariamento. Incontro avvenuto mercoledì durante l’ultima trasferta romana. REAZIONI Nel suo intervento, Giovanni Dore (Idv) si è augurato che «il commissario faccia chiarezza sulla storia del Lirico e sugli sprechi», e che «in futuro si alzi il livello di preparazione dei rappresentanti del Comune nei Cda». Il capogruppo del Pd Davide Carta si è detto «non soddisfatto», perché nella sua risposta al ministero Zedda «ha addotto che la strada del commissariamento potesse essere quella giusta. Invece avrebbe dovuto difendere l’autonomia dell’istituzione». Duro l’intervento di Claudio Cugusi (Misto): «Se lei fosse un grande uomo, come credo, dovrebbe prendere atto degli errori fatti». Per Giuseppe Farris (Pdl), «quattro consiglieri sono serviti per nominare la Crivellenti, oggi non bastano più per mandare avanti il Cda. La condotta del sindaco offre lo spazio a iniziative consiliari e extraconsiliari». ASSENTI I FONDI REGIONALI Polemiche anche sui fondi regionali (3,5 milioni) che ancora mancano all’appello, bloccando così il pagamento degli stipendi del teatro. Il Pd ha chiesto di «procedere al più presto all’erogazione di tutte le risorse stanziate». Ieri il Consiglio ha rinviato straordinariamente) a sabato l’assestamento di bilancio, in cui tra le altre cose si riduce il contributo (che rimarrà tra i più alti d’Italia, come ha detto Zedda) del Comune al Lirico:, da 2,4 a 2 milioni di euro. Sarà l’ultimo giorno utile per approvare la delibera: ecco il perché di una corsa contro il tempo per approvare il documento, consegnato ai consiglieri solo lunedì.

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