Dore (Idv): “Tagliate tutte le spese. Il Palazzo Sorcesco simbolo dell’incuria da cancellare”.

    ”Il cancro della nostra società emerge dalla recente relazione annuale della Corte dei Conti e sono i 60 miliardi all’anno sottratti dai fenomeni dell’illegalità e della corruzione, a fronte dei quali si riescono a recuperare solo 100 milioni all’anno con le sentenze contabili. Monti è stato scelto per porre le basi per eliminare questo devastante fenomeno con manovre coerenti e riforme utili ad invertire questa tendenza. Invece si sta limitando a tagliare risorse in senso lineare, disinteressandosi completamente del vero cancro della nostra economi. La manovra comunale, con l’IMU in prima linea, è obbligata dai tagli dei trasferimenti agli enti locali, ma cosí il Paese va verso lo sfascio di tutte le attività produttive e del ceto medio che, nella breve storia della nostra repubblica, è stato il vero motore della economia nazionale e della coesione sociale.” Giovanni Dore

    Giovanni Dore, capogruppo dell’Idv, interviene in consiglio sul bilancio e avverte: ““La macchina amministrativa è spesso bloccata ma questa amministrazione ha impresso la svolta. La bacchetta magica non ce l’ha nessuno, serve una svolta anche nel rilancio della macchina amministrativa del Comune.In Comune mancano figure specializzate come ingegneri, avvocati, architetti, esperti di botanica. Bisogna ragionare su un’ottica quinquennale per rilanciare la macchina amministrativa. Le spese sono state razionalizzate, il patrimonio pubblico era spesso inutilizzato. Avevamo oltre un milione di affitto per gli immobili, costi enormi per Palazzo Doglio, un affitto di 218mila euro all’anno per gli uffici del Lavoro della Provincia. Il Palazzo Sorcesco? Non riusciamo a ristrutturarlo o a venderlo in poco tempo, ma è il simbolo dell’incuria cagliaritana. Serve tempo e progettazione. Noi dobbiamo applicarci per la buona amministrazione: i bilanci delle amministrazioni locali sono poveri e con quelli dobbiamo avere a che fare”.

    da CASTEDDU ONLINE

    ***

    04 maggio 2012

    «Sul Bilancio ci metteremo la faccia»

    Il dibattito in Consiglio

    Quello del 2012 sarà un Bilancio dove il sindaco metterà «la faccia, come ci ha chiesto il presidente del Consiglio Monti». Massimo Zedda richiama più di una volta la politica nazionale e i tagli del Governo, per spiegare come è nata la prima Manovra della sua Giunta e per rispondere alle critiche dell’opposizione. Due frasi per condensare il dibattito sulla politica finanziaria del Comune: il centrosinistra si compiace per aver mantenuto alto il livello dei servizi, il centrodestra attacca sull’Imu e sulla pressione fiscale. Per Antonello Floris (Centro giovani) la Giunta «avrebbe fatto meglio a utilizzare le aliquote nazionali, più basse» mentre Paolo Casu (Misto) «questo non è un Bilancio di transizione ma sarà la base per i prossimi anni». Enrico Lobina (Federazione della Sinistra) approva invece «l’austerità di Capodanno e di Sant’Efisio e il taglio delle auto blu», mentre Anselmo Piras (Ancora per Cagliari) si rivolge direttamente al sindaco: «Lei passerà alla storia per la pressione fiscale, che è salita del 30 per cento. L’esenzione Irpef per chi guadagna meno di 10 mila euro non serve a nulla: pochissimi hanno quel reddito». Mondo Perra , Socialisti: «Il Bilancio non pensa a sufficienza alla programmazione in prospettiva perché non può farlo, ma abbiamo a disposizione tutta la consiliatura». Gianni Chessa dell’Udc: «È un bilancio tecnico e non politico. I tagli? Spero che valgano anche per il numero dei consiglieri comunali». Giovanni Dore , dell’Idv, ha parlato di «una svolta importante, soprattutto per macchina amministrativa che in questi anni era bloccata». La previsione di Alessio Mereu (Riformatori): «Grazie a questo Bilancio i poveri diventeranno più poveri, i benestanti non ci saranno più e i ricchi ci saranno sempre. Avremmo voluto più equità». Giuseppe Farris , del Pdl, si è soffermato sugli aspetti di «una manovra troppo ragionieristica» e ha ricordato al sindaco: «Aveva promesso che non avrebbe alzato le tasse ai cittadini. In due anni aumenteranno 37 per cento». Sergio Mascia , Sel: «Non si è arretrato di niente sui servizi sociali: è una linea Maginot che non possiamo superare. Per Davide Carta , del Pd, «serve una cabina di regia che controlli il rischio sociale. Se aumenta, è necessario aumentare la spesa in questo campo».

    da L’UNIONE SARDA

    (1359)

      2 thoughts on “Dore (Idv): “Tagliate tutte le spese. Il Palazzo Sorcesco simbolo dell’incuria da cancellare”.

      1. Pingback: I (piccoli) passi del cambiamento. |

      2. Pingback: I (Piccoli) Passi Del Cambiamento. |

      Lascia un Commento

      L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

      *

      È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>