di Giovanni Dore
La settimana scorsa il PUL (tocchiamo ferro perché c’è ancora un importante passaggio prima dell’approvazione definitiva) e via libera ai lavori del lungomare (leggi), ieri approvazione finale del progetto di ristrutturazione del vecchio Marino (fatiscente da 20 anni) e l’ottenimento del finanziamento sulla metro di superficie (dopo l’eliminazione dei tram negli anni 70 ed il rifiuto di realizzarla negli anni 90 – leggi).
Oggi approvazione del progetto di ristrutturazione di piazza Garibaldi senza taglio di alberi (come il pessimo progetto del 2010 – vedi) e … udite udite, del palazzo Sorcesco nel corso (un rudere simbolo del degrado cittadino – leggi ), che ho sempre conosciuto così (merdone incluse).
Governare una città è difficile e si commettono tanti errori, alcuni anche grossolani. Comporre un ottima squadra e tenerla unità è virtù di pochi. Talora, oltre tutto, l’inesperienza gioca brutti scherzi ed è difficile tirar fuori la “bacchetta magica” per porvi rimedio.
La gente è inferocita con la classe politica e non perdona nulla, soprattutto se non utilizzi il potere per tenere al proprio giogo ampie fasce della popolazione, come in passato, talora, si è fatto.
Poche le attenuanti concesse, anche se non rubi, se ti impegni al massimo, se i tributi sono imposti dallo Stato o se i ritardi sono causati dall’ottusa burocrazia italica o da cattive prassi passate.
Però è indubbio che a Cagliari qualcosa stia cambiando.
(1962)
E castia a biri rui oh Apolide…auguri a tutti voi from NY !