La proposta di due consiglieri comunali: nei prossimi giorni l’inaugurazione del viale dedicato ai calciatori del Cagliari che conquistarono lo scudetto il 12 aprile 1970.
Tra pochi giorni ci sarà l’inaugurazione del viale dedicato ai calciatori del Cagliari che conquistarono lo scudetto il 12 aprile 1970. Mentre fervono i preparativi per l’avvenimento, i due ideatori della proposta, i consiglieri comunali di Sardegna Pulita Ferdinando Secchi e Giovanni Dore, lanciano la proposta di dedicare una statua a Gigi Riva, condottiero indiscusso di quella impresa sportiva. L’idea, proposta anche da New York da Pietro Porcella storico supporter rossoblu’, troverebbe d’accordo tutti i tifosi e verrebbe finanziata con una sorta di azionariato popolare per non incidere di un solo centesimo sulle tasche dei cagliaritani.Secchi e Dore sono convinti che “ci siano i presupposti di legge per ottenere l’autorizzazione ministeriale, per la realizzazione di una statua da dedicare in vita ad un personaggio che da sempre ha dato massimo lustro allo sport nazionale, immolandosi anche fisicamente e rifiutando ogni tipo di compromessi economici e morali, durante e dopo la sua lunga carriera di calciatore e dirigente. Il luogo deputato non può che essere Cagliari e la Sardegna per il cui bene ha lottato dentro e fuori dai campi di gioco. In giro per il mondo ci sono tanti esempi di altri fenomeni calcistici come Pelè, Zico o Cristiano Ronaldo che hanno ricevuto, in vita, un tale omaggio e così dovrebbe essere per il Gigi nazionale”. Secondo i proponenti la statua di Rombo di tuono “potrebbe essere apposta nei pressi dello stadio Amsicora o in punto strategico che possa chiudere il triangolo magico della zona dello stadio dove avvenne il trionfo calcistico visto che la rotonda è dedicata al mister Scopigno (decisione presa nel 2011 dalla precedente Giunta) e il nuovo viale a breve a tutti i Campioni d’Italia. Questo è un impegno che prendiamo con Gigi Riva per ringraziarlo come merita per il suo palmares calcistico straordinario nel Cagliari e nella Nazionale ma anche per la sua scelta di vita Cagliaritana e come diceva Brera per essere stato l’uomo della provvidenza e del riscatto per un’isola prigioniera delle catene del pregiudizio”.
da CASTEDDU ONLINE
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Una strada di Cagliari per il Cagliari di Gigi Riva tra l’Amsicora e il Poetto con viale Tramontana. Viale Campioni d’Italia 1969/70 e Piazza Manlio Scopigno Gigi Riva e compagni entrano nella storia. CAGLIARI – Sono passati 45 anni ma l’emozione è forte quanto il ricordo. Era la stagione 1969-1970 quando il Cagliari Calcio venne incoronato Campione d’Italia. Un traguardo ambitissimo all’interno di un campionato che vedeva sempre gli stessi team sovrastare sulle altre squadre. I magnifici 16 guidati da Manlio Scopigno riuscirono nell’impresa: giocatori come Gigi Riva (che tra l’altro quell’anno vinse per la terza volta la classifica cannonieri della Serie A) ed Enrico Albertosi, Martiradonna, Zignoli e Nenè (il calciatore che vanta il maggior numero di presenze nella storia del Cagliari), divennero degli idoli indiscussi. Avevano portato una squadra isolana per la prima volta all’apice del successo. Per voler rendere omaggio allo storico scudetto una strada di Cagliari da sabato 13 giugno ha cambiato nome diventando Viale Campioni d’Italia 1969/70. L’idea è nata dal consigliere comunale di Sardegna Pulita Ferdinando Secchi accompagnato dal co-firmatario Giovanni Dore. Il luogo scelto per ricordare quell’impresa è situato fra l’Amsicora e viale Poetto fino a via Tramontana, proprio a ridosso dello stadio che fu teatro delle gesta di Riva e compagni. “L’iter è durato tre anni” ha voluto sottolineare Secchi “ma l’iniziativa finalmente è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale”. La cerimonia si è tenuta nella serata di sabato in presenza di una folta rappresentanza di Campioni d’Italia, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, del presidente del Cagliari Calcio Giulini e di tantissimi appassionati e tifosi di ogni età. Tutti in prima linea per mantenere fresco il ricordo di un’impresa sportiva che servirà sicuramente a dar nuova linfa ai tifosi e alla squadra scesa quest’anno in serie B. Erano presenti: Gigi Riva, il portiere senza guanti Albertosi, Brugnera, Domenghini, Poli, Reginato, Tomasini, Copparoni e ognuno di loro ha voluto regalare ai presenti un ricordo personale della storica stagione d’oro ‘69/’70. Grande l’emozione anche di un altro campione del team rossoblù, Emanuele Gattelli, storico attaccante, romano di nascita ma casteddaio d’adozione da quando il Cagliari Calcio lo chiamò per averlo in campo. Gattelli giocò nel Cagliari 10 anni dopo lo storico scudetto e così ricorda quegli anni: “Quando sono arrivato, nel ’78, non pensavo di salire immediatamente in serie A, ma evidentemente l’eredità della squadra di Scopigno era ancora molto forte. Ripensare alla loro impresa è sempre stato per me fonte di orgoglio e un forte esempio per il mio gioco. Intestare una via alla nostra squadra è davvero una gran cosa sperando che quel glorioso scudetto non sia l’unico ma che soprattutto diventi gloria e onore per il popolo sardo”. Ma non è finita: non solo Viale Campioni d’Italia 1969/70 ma anche l’inaugurazione di Piazza Manlio Scopigno (da una delibera della precedente Giunta) e la targa dedicata ai calciatori proprio di fronte all’ingresso dello stadio Amsicora. Un triangolo dello sport per ringraziare i campioni e infondere alle nuove generazioni un senso dello sport che non si manifestava solo in campo ma che era un tutt’uno con la vita di tutti i giorni. Un’altra proposta poi bolle in pentola: la statua dedicata a Gigi Riva. Secchi e Dore infatti uniscono la loro passione da sportivi alla proposta di Pietro Porcella, giornalista e storico supporter rossoblù (fondatore del Cagliari Club New York New York) di dedicare una statua a Rombo di Tuono, l’indiscusso leader che portò il Cagliari ad essere il primo in classifica in quel glorioso campionato. L’idea verrebbe finanziata da un crowdfunding popolare, una raccolta fondi da parte di chiunque voglia partecipare, senza intaccare quindi nessun conto pubblico. La statua “chiediamola a Pinuccio Sciola, grande scultore sardo, amante di Riva e della sua sardità” propone Porcella, verrebbe posizionata all’interno di un grande e nuovo parco in via di progettazione presentato da Massimo Zedda durante il suo intervento: “A coronamento di questa nuova toponomastica inaugurata durante questa cerimonia presto la nostra città avrà un nuovo parco che sorgerà tra il lungomare, lo Stadio e il quartiere Sant’Elia, da Mammaranca al Lazzaretto. Sarà uno spazio dedicato allo sport che, come il Viale Campioni d’Italia e la nuova Piazza Manlio Scopigno, omaggerà chi ha dedicato la propria vita alla maglia e alla bandiera”. L’idea della statua è piaciuta anche a Gigi Riva che ha espresso il suo parere positivo nel corso della serata, emozionato ma visibilmente felice insieme ai suoi compagni. In quella gloriosa squadra non esisteva nessun cagliaritano né sardo ma lo sono diventati tutti portando in alto il nome di Cagliari e della Sardegna con un’impresa che va oltre il valore sportivo. La Sardegna in quegli anni era vista come terra di banditi e pastori, terra di esilio ed estrema periferia d’Italia e i magnifici 16 riuscirono a scardinare i luoghi comuni e lo strapotere calcistico di Milano, Roma e Torino. Con l’iniziativa portata avanti da Ferdinando Secchi e Giovanni Dore si è avuta inoltre un’attenzione ai giocatori del passato mai avuta finora: sportivi e guerrieri non solo in campo ma anche nella vita. Campioni quarantacinque anni fa e da ieri campioni per sempre.