Perche’ trovo giusto il contributo di “solidarieta’” dei Consiglieri per l’abbonamento allo Stadio S.Elia.

    di Giovanni Dore.

    Pare paradossale che, in questi giorni di enormi disagi sul fronte economico e politico a livello interno ed internazionale, a Cagliari alcuni amministratori si preoccupino di non poter entrare gratuitamente allo Stadio per vedere le partite di calcio.

    Per contro l’idea di qualcuno  di individuare una forma di contributo di “solidarieta’” (che il nostro Sindaco pare aver deciso di adottare) in cambio dell’abbonamento, fino allo scorso anno “dispensato” gratuitamente a consiglieri, assessori e taluni funzionari o “amici” dell’amministrazione, mi pare un segnale importante di una ritrovata etica alla quale i politici debbano improntare la propria azione dentro (e fuori) il “palazzo”.

    Mi spiego meglio.

    Lo Stadio comunale di S.Elia è stato affidato – senza gara – per 11 anni in concessione alla società Cagliari Calcio, con deliberazione del C.C. n. 44 del 16/4/2002 a fronte del canone di € 50.000,00 e della manutenzione ordinaria e straordinaria del manto erboso e ordinaria dell’intero impianto. Successivamente il Cagliari Calcio è stato autorizzato a installare le tribune innocenti sulla pista di atletica così di fatto compromettendone l’utilizzo e la manutenzione. Non mi risultano invece delibere che concernano la consegna di biglietti omaggio in favore di amministratori e funzionari comunali. E poichè sono assai critico sul modo con il quale l’amministrazione cagliaritana ha in passato gestito i rapporti con il Cagliari Calcio afferenti l’uso dello Stadio S.Elia che ne ha, di fatto, compromesso il suo corretto mantenimento ed utilizzo per il bene della città (che è stata privata di uno spazio “vitale” ed unico in Sardegna per lo svolgimento di “grandi eventi”, non solo sportivi, che in passato si erano sempre conciliati con le partite di calcio), mi riservo dunque di capire se tale “onere” aggiuntivo è stato inserito – a mio parere abusivamente – nella convenzione Cagliari/Comune e con quale motivazione di “interesse pubblico”.

    Noi siamo amministratori pubblici “pro tempore” in rappresentanze dei cittadini e, al di là degli emolumenti previsti dalle norrme vigenti (che nel nostro caso sono peraltro assai modesti), non abbiamo diritto (nè bisogno) di avere “benefit” (dai quali sono esclusi i nostri concittadini) che nulla hanno a che vedere con la nostra attività istituzionale.

    Pertanto, personalmente, se e quando deciderò di andare allo Stadio Sant’Elia a vedere il Cagliari, mi recherò al botteghino e comprerò il biglietto come tutti gli altri tifosi o versero’ il c.d. contributo di “solidarieta” se congruo con il vantaggio conseguito.

    Sono conscio del fatto che gli “eventuali” biglietti omaggio per lo stadio (eventuali perchè io, ad oggi, non ho ricevuto nulla) sono una “goccia” nel mare dei privilegi che la politica riserva ad altre cariche pubbliche (e ricordiamoci che oltre ai tanto “vituperati” parlamentari, senatori e consiglieri regionali, vi sono migliaia di personaggi, “pseudo” manager, esperti, consulenti e semplici lacchè che “campano” di lauti compensi per nomina politica). Però se veramente vogliamo che “tocchi a noi” risollevare le sorti di questo Paese, abbiamo il dovere morale di rinunciare al “poco” che ci viene offerto (ingiustificatamente) oggi, per avere la forza di riformare veramente la figura dell’amministratore pubblico un domani.

    Giovanni Dore

    ***

    26 agosto 2011

    Lo stop allo stadio gratis per i consiglieri divide il palazzo. 

    LA PROPOSTA Niente abbonamenti omaggio: gli eletti dovranno versare un cospicuo contributo “volontario”. Qualcuno parla di demagogia di Zedda. Il Pdl va all’attacco: «Lavori per la città»

    Il sindaco vuole che i consiglieri non ricevano gratis gli abbonamenti per le partite del Cagliari, ma paghino un “contributo di solidarietà”. Da quando il Cagliari ha in concessione lo stadio, offre oltre 200 abbonamenti e più di cento biglietti al Comune. L’amministrazione sta pensando di destinare i biglietti agli studenti più meritevoli delle scuole e dell’Università e ai donatori di sangue, attraverso l’Avis e il Centro trasfusionale del Brotzu. Per i soldi degli abbonamenti, invece, le decisioni saranno prese da tutti i capigruppo, l’orientamento non sembra quello di destinarli a un’associazione (perché ci sarebbero troppi esclusi), ma di sfruttarli per qualche intervento in città. Se al posto di una cifra simbolica i consiglieri versassero il prezzo di mercato di un abbonamento in tribuna centrale (750 euro), salterebbe fuori un vero e proprio tesoretto. «In realtà nella prima delibera per la concessione dello stadio questo “scambio” non c’era: è stato inserito in un secondo tempo – spiega Giovanni Dore, capogruppo Idv – sono d’accordo con questa iniziativa, perché andare allo stadio senza pagare non rientra nei nostri diritti».

    La proposta divide i consiglieri, anche se esporsi troppo contro questo contributo sarebbe una mossa impopolare. Non mancano i malumori. «A parte che la vengo a sapere dal giornale, non vorrei fosse l’ennesima trovata demagogica del sindaco – critica Giuseppe Farris, capogruppo Pdl – è ora che affronti quei sette/ otto temi urgenti in agenda. La campagna elettorale è finita, è ora di aggredire i problemi».

    Il presidente del Consiglio comunale ieri mattina ha incontrato alcuni capigruppo. «Il contributo di solidarietà sarà volontario – spiega Ninni Depau – non è stata stabilita una precisa quota da versare, ora ci vuole una discussione con tutti i partiti». Come utilizzare i soldi versati dai consiglieri è l’aspetto che preoccupa di più gli eletti in Municipio. «Io, in ogni caso, ho il mio abbonamento Sky – commenta il consigliere Pd Claudio Cugusi – comunque bisogna stabilire bene a chi andranno questi soldi».

    Per la partita con l’Albinoleffe il Comune ha lasciato i suoi biglietti all’Avis e alla Caritas. «È stato un “rodaggio”, per capire meglio come comportarci per le prossime partite», conferma Ninni Depau. «Sono d’accordo sul contributo, ma vigileremo su come si sfrutteranno quei soldi – attacca Stefano Schirru, consigliere Pdl – il centrosinistra va avanti da solo e continua la campagna elettorale, ma non si sta occupando di governare la città». Il capogruppo dei Riformatori Alessio Mereu apprezza l’iniziativa. «Sentirò gli altri capigruppo, su una questione come questa dobbiamo essere uniti – spiega – ma bisogna stare attenti, controllare bene come li spenderà chi riceverà questi fondi. Troppe volte, in questi dieci anni di Consiglio, i soldi non sono stati gestiti nella maniera migliore».

    Non si preoccupa dell’abbonamento Enrico Lobina della Federazione della Sinistra: «Ho già comprato il mio biglietto per Cagliari-Milan, in curva Nord come sempre. Perché andare gratis allo stadio non rientra nel ruolo istituzionale di un consigliere»

    da SARDEGNA QUOTIDIANO (marcello zassu)

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