“L’amministrazione comunale negli ultimi tempi ha commesso alcuni errori, in primis la gestione delle vicende del Teatro Lirico, e in tanti lo abbiamo rimarcato, ma questa polemica sui ricciai è veramente penosa. La Guardia di Finanza e la Capitaneria di porto, come è noto, non sono organi di competenze comunali e chi prende ricci sotto taglia o vende pesce e ostriche senza autorizzazione è giusto che venga fermato. O preferiamo il far west ?” Così Giovanni Dore, consigliere comunale Idv, interviene sulla vicenda dei ricciai di Su Siccu che sabato si son visti sequestrare circa 2200 ricci e altri prodotti di mare, e ieri hanno bruciato le loro licenze davanti al Comune in segno di protesta. “La questione del consumo di pescato crudo è delicata sotto il profilo sanitario – continua Dore – ma ci si può e deve lavorare. Molti ricciai stanno devastando il litorale e prendendo qualsiasi cosa con le spine: tra qualche anno si rischia di aver finito i ricci”. Non si trova molto d’accordo con Giovanni Dore invece Marisa Depau, consigliera comunale Sel che interviene in tono polemico: “questo è il risultato della tragedia e della disoccupazione che si sta vivendo, ma alcuni non sanno neanche cosa sia la fame”.
da CASTEDDU ONLINE (Federica Lai)
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