Rivoluzione o ritorno al passato ?

    di Giovanni Dore

    Dopo un imbarazzante tira-molla su nominativi, criteri di scelta e vere (o presunte) imposizioni dai lìder nazionali, ho ricevuto la telefonata di un “ambasciatore” del partito che mi ha comunicato, asetticamente e senza alcuna spiegazione, l’elenco e la posizione dei candidati della Lista Ingroia.

    Io ero tra questi, sopravanzato da alcune persone che non conoscevo nemmeno di nome ed altre di cui non condividevo il percorso, le capacità politiche o la rappresentanza territoriale. Ho quindi deciso di dare la seguente semplice comunicazione pubblica di rinuncia alla candidatura e di mandare il mio “in bocca al lupo” ai candidati.

    Nè ho voluto commentare in altro modo la questione come il giornalista de L’Unione Sarda ha correttamente riferito.

    Ho invece espresso, anche duramente, il mio pensiero in una pubblica assemblea del mio partito (inutile dire che della Lista Ingroia qui in Sardegna non esiste nemmeno un referente) e in tanti quindi lo conoscono.

    Non ne ho fatto una questione di carattere personale, ma di metodo, trasparenza e prospettiva politica.

    Ora non è il momento di fare polemiche perchè porto rispetto ai candidati, a tutti coloro che si impegnano sinceramente per un progetto politico ed allo stesso Ingroia che ha dovuto inventarsi lìder di una coalizione in poche settimane.

    Resta il dispiacere sul fatto che l’unico partito che ha realmente “combattuto” contro il “porcellum” con atti politici importantissimi (in primis il referendum, purtroppo “bocciato” dalla Corte Costituzionale) sia stato l’unico a non riuscire a svolgere una adeguata selezione dei propri andidati e, comunque, a non saper indicare nemmeno un criterio per giustificare le relative “nomine” in lista.

    E che un’area critica che poteva rappresentare un’ottima alternativa ad un’ ambigua alleanza di centrosinistra (per giustificare la quale si è perfino “resuscitato” il PSI) non abbia trovato, finora, “gambe e cervello” per distinguersi nel panorama nazionale, spianando così la strada alla protesta a “5 stelle”.

    Da parte mia proseguo, con il consueto impegno, il mio lavoro nel Consiglio Comunale di Cagliari, portandomi dietro le tante belle parole di incoraggiamento che ho ricevuto in questi giorni, tra le quali mi fa piacere ricordare queste ricevute via FB: una da parte di una ragazza con la quale si è stabilito un bel confronto politico “telematico” e l’altra della capolista alla Camera di una candidata del Movimento 5 Stelle, con la quale esiste un rapporto di stima e fiducia reciproca da lunga data.

    Queste elezioni non promettono nulla di buono, anche perchè nel disagio palpabile degli elettori di tutti i partiti dovuta alla insipienza ed egoismo della nostra classe dirigente politica, rischia di riemergere, nuovamente, il fantasma di colui che davano tutti (ancora una volta e stoltamente) per morto.

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      One thought on “Rivoluzione o ritorno al passato ?

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