Massimo impegno e risparmio per la città.

    di Giovanni Dore

    Qui sotto l’articolo de L’Unione Sarda di oggi con le statistiche relative all’attività svolta in Consiglio nel 2012. Quello che spicca, soprattutto rispetto allo scadimento dell’impegno politico mostrato da tanti amministratori lautamente pagate con i soldi delle ns. tasse, sono:

    - le numerose presenze della maggiorparte dei Consiglieri (le mie ben 82 su 85 sedute, con uniche assenze dovute ad improrogabili trasferte lavorative);

    - il clamoroso aumento di produttività del Consiglio rispetto a quelli precedenti, soprattutto per l’approvazione di ordini del giorno, mozioni e l’espletamento di interrogazioni;

    - l’ingente risparmio per le casse pubbliche (nonostante l’aumento della produttività e delle presenze) rispetto al passato.

    I cittadini di Cagliari alle elezioni del 2011 chiedevano ai nuovi amministratori un deciso cambio di rotta rispetto al passato. I numeri (e perfino la decisione di renderli pubblici) dimostrano che un’importante novità c’è stata: i Consiglieri sono molto presenti, lavorano assiduamente e costano meno che in passato. E’ vero che in città ci si attendeva risultati tangibili e immediati, ma non sempre i tempi della burocrazia (e della democrazia) consentono di conseguire gli obiettivi in tempi rapidi.

    I presupposti, però, sono buoni e i risultati, se tutti continuano a fare il proprio lavoro (Giunta compresa), non tarderanno ad arrivare.

    Ad Majora.

    Giovanni Dore

    ***

    9 febbario 2013

     Consiglieri, aumenta la produttività.

    Attività record ma Giunta e uffici spesso ignorano le indicazioni

    Sale la media delle presenze in aula e cresce la produttività del Consiglio, che nell’arco del 2012 ha approvato un numero di documenti (202 tra mozioni, ordini del giorno e delibere) quasi pari alla somma di quelli votati nel 2011 e nel 2010 (in tutto 214). L’altra faccia della medaglia però dice che l’impegno dei consiglieri spesso è ignorato dalla Giunta e dagli uffici, che dovrebbero poi trasformare le indicazioni in atti amministrativi.
    E così della caterva di ordini del giorno presentanti nell’ultimo anno (83 in 85 sedute), ben poco è diventato realtà: si va dalla cittadinanza onoraria per il Dalai Lama al wi-fi gratuito per tutti i cagliaritani, provvedimenti discussi – a volte per giorni – e votati dal Consiglio, rimasti per ora chiusi negli archivi di Palazzo Bacaredda. Tanto che a fine novembre il presidente Ninni Depau prese carta e penna per scrivere all’esecutivo e ai presidenti delle commissioni proprio per sottolineare questa evidente stortura.

    PRESENZE IN AUMENTO Le presenze alle sedute del Consiglio sono aumentate. Se nel 2010 il segretario generale contava in media 32 persone in aula (su 41), nel 2012 si è saliti fino a 38. Oltre al presidente Depau (Pd), possono vantare uno zero nella casella delle assenze solo Paolo Casu (Misto) e Mondo Perra (Psi). Tra i meno presenti – escluso Sandro Vargiu, assente giustificato per motivi di salute – ci sono i consiglieri regionali Edoardo Tocco (Pdl), con 53 presenze su 85 sedute, e il collega Giorgio Cugusi (Sel), che si ferma a quota 70. Buona la media del sindaco, assente solo 4 volte nel 2012.

    APPROVAZIONI RAPIDE Cambiano sensibilmente anche i tempi di attesa per le delibere presentate in Consiglio. Se nel 2010 bisognava aspettare almeno 62 giorni prima della discussione, lo scorso anno la «giacenza media» è stata di 22 giorni. Ancora meglio le statistiche delle mozioni. Si è passati dai 268 giorni del 2010, per arrivare fino ai 79 del 2011 e ai 70 del 2012. E ancora: tre anni fa per discutere gli ordini del giorno era necessario attendere 254 giorni, mentre l’ultima media parla di 68 giorni. Cresce anche il numero di interrogazioni presentate: erano 213 nel 2010, nel 2011 si è registrato un calo fino a quota 164, per risalire nel 2012 con 316 documenti depositati e ben 284 discussi, con una giacenza media di 27 giorni.

    MENO COMMISSIONI Si riduce invece il numero complessivo di riunioni delle commissioni consiliari. In questo caso il calo è legato alla riduzione degli assessorati, che ha portato anche a un accorpamento delle commissioni. Nel 2010 le sedute sono state 745. Ben 91 le riunioni della commissione Sport, 89 quelle del Patrimonio, 80 di Traffico e viabilità. Nel 2012 il totale si è fermato a 568 sedute.

    NOTEVOLE RISPARMIO Questo significa anche un risparmio per le casse comunali. Nel 2008 l’attività dei consiglieri costava, tra gettoni di presenza e indennità, oltre 566mila euro. Nel 2011 il tetto è sceso a quota 386mila. Quasi un terzo in meno.

    Un giro di vite imposto dalle ultime leggi Finanziarie. E reso ancora più obbligatorio dal fatto che tutte le spese dell’aula di via Roma ora sono sotto la lente della Corte dei conti, che a luglio ha chiesto al Comune di trasmettere un rendiconto sui costi della politica a livello cittadino: un’efficace indagine statistica per vigilare sulla diminuzione della spesa e per confrontare Cagliari con le altre realtà simili.

    da L’UNIONE SARDA (Michele Ruffi)

    (1126)

      Lascia un Commento

      L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

      *

      È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>