Regolamento sugli spazi verdi “dimenticati” dagli uffici. Una nostra interrogazione.

    16 aprile 2013

    Aree verdi dimenticate gli alleati a Zedda: così non va.

    Il prato del vicino sempre più verde, ma talvolta, se il vicino è il comune di Cagliari lo si trova giallognolo preda facile di televisori, cicche puzzolenti o la competitivissima gramigna. Ci sono angoli di potenziale verde che il cittadino vede perché le calpesta e il comune non sa neanche di avere. A ricordarlo a settembre 2012 era stato il consigliere Enrico Lobina che aveva fatto approvare da tutti i consiglieri un regolamento che prevedeva di affidare ai cittadini volenterosi e in cerca di passatempo la cura di queste aree pubbliche disadorne. Ieri l’interrogazione firmato da Lobina e Giovanni Dore con tirata d’orecchie all’amministrazione. «Godibilità e condivisibilità degli spazi urbani era un obiettivo presente in tutta la campagna elettorale del centro- sinistra – scrivono nell’interrogazione.

    L’attuale maggioranza è stata votata anche perché voltasse le spalle al silenzio della “vecchia politica”. Sul caso, Dore, spiega il da farsi. «Subito un censimento su queste aree poi si informi la comunità per permettere ai cittadini di presentarsi e capire con quali e quante piante si possa adornare lo spazio. Ma anche il periodo di assegnazione e le date sul possibile rinnovo ». Con poche risorse disponibili in cassa, una cura di bellezza per la città “gratuita” sarebbe miracolosa. L’idea c’è anche per organizzare orti qui e là. «Più difficile però, bisogna pensare alle recinzioni, all’acqua, attrezzi ». E troppo complicato proteggere gli ortaggi da vandali, gelosie e via dicendo. «Penso al terreno sgombro di un privato che confina con un’area comunale. Sono molti i cittadini che si propongono di curare queste aree». Pare chiaro che Lobina e Dore si aspettino ben altro dall’amministrazione. «I cittadini vivono il rapporto con la politica con sofferenza e poche aspettative. Il principio per cui bisogna far corrispondere obiettivi e risultati deve essere praticato con determinazione». La richiesta? «Un nuovo approccio da parte degli uffici, attuino le linee fornite dagli assessori e dal consiglio».

    da SARDEGNA QUOTIDIANO (Virginia Saba)

    ***

     Spazi verdi pubblici: regolamento in ritardo.

    I consiglieri comunali Giovanni Dore (Idv) e Enrico Lobina (Fds) chiedono «risposte sui tempi di attuazione e pubblicizzazione del regolamento sull’affidamento di spazi verdi pubblici». Il documento, approvato sei mesi fa dal Consiglio, «consente l’affidamento di spazi verdi a soggetti pubblici e privati. L’affidamento diffuso ne consentirà una maggior cura. Il risultato finale potrà essere quello di avere, a costo zero, una città con verde di maggiore qualità. Il regolamento è stato votato all’unanimità sia commissione urbanistica che in Consiglio»
    I due consiglieri di maggioranza attaccano: «In questi mesi il Comune avrebbe dovuto disporre, tramite i propri organi, gli adempimenti applicativi che rendessero il regolamento operativo, come la pubblicazione dell’elenco delle aree disponibili. Doveva renderlo noto alla cittadinanza con tutti i mezzi pubblicitari possibili, a partire da quelli istituzionali. Non risulta che si sia adempiuto».
    Il caso del regolamento «è solo un esempio, affinché possa svilupparsi un nuovo approccio da parte degli uffici, che sono tenuti ad attuare le linee di indirizzo fornite dagli assessori e dal Consiglio».

    da L’UNIONE SARDA (m. r.)

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