Sulla nuova visione del Poetto si gioca il futuro della città (e di questa amministrazione).


    di Giovanni Dore

    Su L’Unione Sarda di ieri, si descrivevano le condizioni del Poetto che, come ad ogni stagione, presenta varie criticità. Il giornalista ha poi ricordato che “(…) Un ordine del giorno del Consiglio (ideato da Giovanni Dore, Idv) prevedeva di salvare le dune nate sull’asfalto, che paradossalmente devono essere trattate come rifiuti speciali, per poi ridistribuire la sabbia su tutto il lungomare. Il documento chiedeva anche un «progetto pilota» di un nuovo rinascimento. Ma tutte e due le proposte sono rimaste tali. (…). M. Ruffi“.

    In effetti tali proposte sono state da me presentate sotto forma di interrogazione e O.D.G. approvato dall’aula  e – con mio grande dispiacere – sono ancora in attesa di attuazione.

    Purtroppo le vicende di PUL e la questione della permanenza dei chioschetti in inverno hanno rallentato tutto l’iter di tutela della spiaggia che è il primo bene da salvaguardare e che invece sta degradando sempre più nell’indifferenza generale (anche politica di tutte le amministrazioni coinvolte, Comune, Provincia e Regione).

    Oggi, però, è stato presentato il progetto di riqualificazione del lungomare Poetto. A prima vista pare molto bello e credo che, se realizzato, darà a Cagliari un frontemare unico in Europa tra spiaggia, saline e stagno dei fenicotteri.

     

    Finora la città si accapigliata, spesso nella aule giudiziarie, sulla permanenza dei chioschi in spiaggia, senza nessuna visione d’insieme e prospettiva futura. Speriamo di cambiare il corso delle storia, perchè tra il progetto e la effettiva realizzazione vi saranno vari ostacoli … nel bene o nel male i giudizi futuri su questa amministrazione si decideranno proprio là !

     

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