Sconti alla Tares per le imprese cagliaritane che non licenziano. Decisione importante, quella presa oggi dal consiglio comunale di Cagliari. Ferdnando Secchi dell’Idv la illustra così: “Come anticipato ieri, approvato dal Comune di Cagliari un fondo a rimborso per maggior carico tributario di un fondo di € 1.887.000 (soldi recuperati la scorsa estate dai debiti della società Cagliari Calcio) da destinarsi al 70% per le famiglie meno abbienti ed il 30% per le imprese che non hanno licenziato dipendenti nell’anno in corso. Grazie ad un emendamento del mio collega di gruppo Giovanni Dore, ampiamente condiviso da tutta l’aula, abbiamo approvato un aiuto “de minimis” a sportello, sulla base della normativa comunitaria, per le imprese che non abbiano licenziato (o ridotto al massimo il 20% della forza lavoro) e si mettano in regola con il pagamento dei tributi comunali.
Ieri erano state poste questioni tecniche che parevano insormontabili, oggi siamo riusciti a trovare una soluzione tecnica soddisfacente e credo che i cittadini di Cagliari possano essere soddisfatti perché, nonostante i balzelli imposti dal governo Monti, stiamo cercando di venire incontro a chi ha più bisogno”.
da CASTEDDU ONLINE
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Il Consiglio vara i contributi anti-Tares. Un aiuto per famiglie e imprese.
Il Consiglio comunale di Cagliari vara i contributi per “alleggerire” le tasse municipali.
Sul piatto c’è un fondo da un milione e 887mila euro, legato in gran parte ai soldi incassati dal Cagliari nei giorni della chiusura dell’accordo sul Sant’Elia. Soldi che andranno nelle tasche dei cittadini – non tutti, ma solo alcune categorie – per alleviare la pressione delle tasse comunali. Il 70 per cento del fondo (1,3 milioni di euro) sarà riservato alle famiglie e il restante 30 per cento (566mila euro).
Le famiglie che avranno diritto al contributo sono quelle “residenti in un immobile oggetto di tassazione del nuovo tributo con superficie inferiore o uguale a 100 metri quadri, incrementabile di un massimo del 20% per pertinenze” . Non solo. Il “reddito complessivo del nucleo familiare certificato Isee” dovrà essere <inferiore o uguale a 15mila euro annui”. Il contributo andrà ad “alleggerire” il “maggior carico fiscale rispetto all’anno 2012″, quindi l’aumento. La precedenza sarà data alla “Fascia A” quella dei redditi inferiori a 7.500 euro con almeno 4 componenti.
Le imprese invece dovranno dimostrare di”non aver licenziato o comunque ridotto a qualunque titolo il numero di dipendenti in servizio nel 2012″ e “non abbiano ricevuto provvedimenti di accertamento relativo dei medesimi tributi”. Cittadini e imprenditori dovranno presentare domande e autocerficazioni, che verranno esaminate da due commissioni (formata dai funzionari del Servizio tributi con l’aiuto dei colleghi dei Servizi sociali e delle Attività produttive).
Ieri il consiglio ha approvato la delibera che regola l’erogazione dei contributi con 29 voti favorevoli e un astenuto. Una convergenza bipartisan sull regolamento, limato da Giovanni Dore (Idv) e Davide Carta (Pd). Il fondo venne previsto in estate durante la discussione del Bilancio con un emendamento di Giuseppe Farris (Pdl).