Più defibrillatori nelle strade di Cagliari: è la politica del cuore.

    Più defibrillatori in strada, e soprattutto più lezioni di pronto soccorso per evitare le troppe morti per arresto cardiaco. Questo, in sintesi, l’appello fatto alla politica oggi durante una conferenza stampa per la presentazione dell’iniziativa “La politica del cuore”, promossa da Barbara Congiu, presidente del club Fs giovani sinergie Sardegna, ed estesa a consiglieri comunali e regionali di tutte le forze politiche. Un’iniziativa che si inserisce nel programma della settimana europea di sensibilizzazione sull’arresto cardiaco “Viva 2014″, e che ha coinvolto alcuni politici nelle pratiche di primo soccorso. Presenti per la Regione Paolo Truzzu, Ignazio Locci, Eugenio Lai e Michele Cossa, per il Comune Pierluigi Mannino, Sergio Mascia e Giovanni Dore.

    Secondo Luigi Cadeddu, responsabile scientifico di Hsf, Helpful & Sustainable Future, associazione nazionale che si occupa di questi temi, “è importante posizionare defibrillatori semiautomatici in città, ma sarebbe del tutto inutile se non si potenzia la conoscenza delle manovre di primo soccorso. Servono progetti di informazione e formazione,  promossi a tutti i livelli, dalle scuole alle associazioni”. I numeri parlano chiaro. “Le campagne informative- ha spiegato Cadeddu- incidono sulla sopravvivenza all’arresto cardiaco dello 0,5 per cento. La conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare da parte del cittadino diminuisce l’esito mortale del 10 per cento. Se si aggiunge la presenza del defibrillatore nei primi 5-6 minuti, si potenzia la vita sino al 60 per cento. Un corso efficace dura dalle 4 alle 6 ore: sono ore per la vita”.

    Nei luoghi di lavoro, ogni anno, si verificano 10 mila casi di arresto cardiaco. La sopravvivenza potrebbe aumentare dal 5 per cento al 60 per cento se la rianimazione cardiopolmonare associata alla defibrillazione fosse iniziata per tempo. In Italia, inoltre, si stima che almeno 100 persone l’anno muoiano durante attività sportiva agonistica e dilettantistica. ” È importante creare una cultura del primo soccorso – ha concluso Barbara Congiu – e saper utilizzare gli strumenti a disposizione per attuarlo, perché salvare una vita è semplice se sai come farlo”.

    da CASTEDDU ONLINE (F. Lai)

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