Commissariata l’Associazione allevatori.

    L’Aia nazionale ha respinto il ricorso, mentre ha ritenuto regolari le elezioni. In città oggi arriva l’avvocato Dore.

    NUORO. L’Aia (associazione italiana allevatori) ha nominato il commissario che oggi dovrebbe prendere possesso dell’ufficio di via Alghero e gestire l’Associazione interprovinciale allevatori Nuoro-Ogliastra fino a nuove elezioni. Il provvedimento risale al mese di maggio, ma i vertici nuoresi dell’associazione avevano fatto opposizione affidando le loro ragioni all’arbitrato, come previsto dallo statuto, facendo così scattare la sospensiva. Nell’opposizione inviata all’Aia, erano stati contestati nei dettagli tutti i punti controversi, ma non c’è stato nulla da fare. La decisione è calata dall’alto, tra perplessità e preoccupazione, anche perchè la motivazione del commissariamento getta pesantissime ombre sul’attività dell’associazione e su alcune prassi consolidate nello svolgimento di determinati servizi. Prassi che sono all’improvviso diventate oggetto di contestazione, dopo che sono cadute le iniziali accuse di irregolarità nelle elezioni del direttivo che erano all’origine della controversia tra Nuoro e Roma.

    Il commissario nominato dall’Aia, l’avvocato Giovanni Dore di Cagliari, dovrebbe arrivare a Nuoro oggi, ma ci sono ancora forti dubbi sul fatto che possa prendere possesso della struttura. Per due motivi: l’intervento dell’assessore all’Agricoltura, che ha chiesto all’Aia spiegazioni più dettagliate sul provvedimento, facendo quindi intendere che sarebbe il caso di temporeggiare per non andare a uno scontro frontale che potrebbe portare solo disagi agli allevatori sardi, fruitori dei servizi offerti dall’Aipa. E poi per la forte presa di posizione dei dipendenti. I lavoratori hanno spiegato in un documento, inviato al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e all’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, quale sia la loro posizione sulla vicenda, anche perché nella motivazione del commissariamento c’è un chiaro riferimento al loro operato. «Riteniamo che l’atteggiamento dell’Aia sia chiaramente discriminante e penalizzante nei confronti dell’Aipa di Nuoro, anche rispetto alle altre Apa sarde e nazionali – hanno sottolineato i dipendenti, molto preoccupati per quel che sta succedendo e per i dubbi lasciati trasparire sulla loro professionalità –. Nonostante la regolarità del funzionamento dell’organizzazione nello svolgimento delle funzioni assegnate dall’Aia, chiediamo come mai la nostra sia l’unica Aipa ad essere stata commissariata. Auspichiamo un intervento urgente del competente ufficio regionale – hanno concluso – per verificare il regolare svolgimento dei compiti che l’Aia ci ha delegato e che noi abbiamo sempre svolto in maniera corretta».

    A preoccupare i dipendenti dell’Aipa nuorese è un passaggio delle delibera di commissariamento che sembra quasi premonitore di quel che sta succedendo:“…qualora, per qualsiasi ragione, non sia possibile dare attuazione al provvedimento di commissariamento, l’Aia procederà all’avocazione di tutte le attività dell’ufficio e in particolare di quelle relative allo svolgimento dei controlli funzionali e alla tenuta dei registri anagrafici e all’asnagrafe degli equidi”.

    «Non ho parole – ha spiegato Stefano Ferranti, presidente dell’Aipa Nuoro Ogliastra -. Siamo perplessi e attendiamo notizie dall’assessorato regionale all’Agricoltura. Ma sia chiaro che abbiamo sempre agito nell’interesse dei nostri associati. Dall’arbitrato è emerso che non ci sono state irregolarità nelle elezioni. Scagionando l’organo politico – ha concluso il presidente dimissionato – l’Aia ha motivato la sua decisione con una serie di rilievi tecnici nei confronti dei lavoratori. Strano, visto che da tutte le ispezioni che si sono succedute negli anni non era mai emerso niente di irregolare».

    Il commissariamento dell’Aipa di Nuoro potrebbe essere il primo passo verso l’accorpamento di tutte le Apa e il concentramento delle funzioni a Cagliari. (plp)

    da LA NUOVA SARDEGNA (1386)

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