La nostra quinta proposta: PIANO DI SVILUPPO DELLA CITTA’ DI CAGLIARI COME PORTA DI TUTTA LA SARDEGNA.

     di Giovanni Dore.

    La città di Cagliari sostiene un carico sostanziale degli abitanti dell’aerea vasta (poco meno di 1/3 dell’intera Sardegna), offre servizi di “arrivo” aeroportuale (condiviso con Elmas) e portuale ed è -nei fatti- la “vetrina” di tutta l’isola.

    Una gestione scellerata nella pianificazione dei lavori in città e nella scelta degli stessi progetti portati avanti dall’attuale Sindaco e dalla sua maggioranza (che, quasi in blocco, si sta “fuggendo” dal capoluogo per tentare l’approdo alla guida della Regione) sta causando danni concreti alla vita dei cittadini e, soprattutto, la crisi profonda di interi comparti produttivi, in primis il commercio, per secoli l’anima economica e sociale della città.

    L’attuale nefasta legge elettorale, oltre tutto, ha previsto l’estensione “mostruosa” del collegio di Cagliari fino alle pendici del Gennargentu e per centinaia di chilometri da est a ovest. Va da sé che spesso in Consiglio Regionale si contrappongono erronei conflitti tra consiglieri eletti nei territori dell’interno e con quelli (spesso in minoranza) provenienti dalla città capoluogo.

    La realtà è che, in ambito regionale, alla città di Cagliari devono essere offerte linee progettuali di alto respiro ma sostenibili, mentre ai territori devono essere assicurati tutti i servizi essenziali (scuola, presidi sanitari e -soprattutto- strade e trasporti interni) e non finanziamenti ad uso e consumo delle “clientele” dei politici che guardano solo al proprio “orticello” (elettorale).

    LA NOSTRA PROPOSTA:

    1) il trasferimento immediato dei finanziamenti della METRO Cagliari per la cinta cittadina (la cui copertura può essere svolta egregiamente con la mobilità elettrica del CTM) per nuove linee dirette e veloci per tutta l’aerea vasta;

    2) la proposta di un accordo-quadro con l’Autorità Portuale, gli organismi Militari e il Comune per l’apertura della città verso il mare e la creazione di una “promenade” ciclo-pedonale sull’asse Via Roma- Viale Colombo- Viale Poetto e Calamosca che si concluda nella sede del “centro velico e di tutti gli sport all’aria aperta” in una nuova Marina Piccola accogliente e fuibile per tutti;

    3) la creazione del marchio di Cagliari come “città della Cultura e del verde” con la destinazione dei finanziamenti di scopo:

    - all’Ente Lirico che, con i suoi enormi spazi, il know-how nella falegnameria, scenografia, fonica, Sartoria, può diventare il faro guida dell’intero movimento culturale dell’isola;

    - alla Ex Manifattura Tabacchi che deve finalmente diventare una “fabbrica della creatività” libera e accessibile per tutti gli artisti ed il restauro del cine-teatro “Due Palme” oggi destinato a diventare in un “non luogo” polivalente per la creazione di un nuovo e moderno teatro;

    - alla realizzazione della “foresta urbana” nell’ex stallaggio Meloni, oggi oggetto di mire speculative per la realizzazione dell’ennesimo (e inutile) palazzone regionale

    4) una misura strutturale per il “piano periferie” che consenta la demolizioni/ricostruzione degli edifici più degradati e la rivisitazione degli spazi urbanistici a misura d’uomo.

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