La nostra ottava proposta: L’URBANISTICA COME GOVERNO DEL TERRITORIO E SVILUPPO NEL RISPETTO AMBIENTALE.

    di Giovanni Dore.

    Poter governare i processi urbanistici senza ambiguità e con coerenza è un principio irrinunciabile per il governo del territorio.

    Nell’ambito del governo del territorio, ci sono alcune tematiche che potrebbero essere affrontate fin da subito al fine di rendere più efficiente il lavoro degli uffici tecnici comunali e dei professionisti.

    La Sardegna, soprattutto nella fascia costiera paesaggisticamente tutelata, non ha certamente bisogno di incrementi di cubatura. Esiste tuttavia un grave problema di riqualificazione edilizia del patrimonio pubblico e privato esistente.

    Gli aspetti da trattare sarebbero tanti, ma alcuni potrebbero essere migliorati rapidamente. Le difficoltà maggiori per chi opera in questo settore sono rappresentate da:

    - giustificazione della legittimità degli edifici sia pubblici che privati

    - difficoltà del reperimento della documentazione amministrativa

    - interpretazione delle norme non univoca nei vari Comuni della Sardegna

    - difficoltà dei rapporti tra professionisti e tecnici comunali.

    LA NOSTRA PROPOSTA:

    1) adottare delle circolari interpretative che diano una direzione unica su tutti gli aspetti o almeno su quelli più critici;

    2) approvare un regolamento edilizio “quadro” unico per tutta la Regione Sardegna che consentirebbe di operare in maniera univoca nei 377 comuni, dando così la possibilità agli uffici tecnici e ai liberi professionisti di lavorare in maniera più chiara e semplice.

    3) creare un tavolo di lavoro congiunto finalizzato a imbastire un linguaggio e delle linee interpretative comuni, che consentirebbero di avere maggiore certezza per l’esito delle pratiche burocratiche finalizzate alla riqualificazione del costruito, con le immaginabili conseguenze positive anche per l’economia.

    4) individuare altre misure per il miglior utilizzo dei beni di proprietà regionale e degli altri enti pubblici in dismissione, con riguardo a:

    - ricostruzione della legittimità degli edifici;

    - destinazione d’uso;

    - aggiudicazione con gare pubbliche;

    -semplificazione dei procedimenti.

    5) prevedere misure per agevolare lo studentato diffuso attraverso finanziamenti e agevolazioni per la riconversione di abitazioni, stanze e servizi già esistenti, convenzioni con l’Ersu e graduatorie.

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