Approvato il PUL: un nuovo orizzonte per Cagliari e il suo fronte mare.

    Qualche volta a Cagliari, anche nelle giornate più uggiose, spunta un raggio di sole che colora il suo orizzonte e ravviva l’umore di tutti noi.

    Così oggi, dopo tanta pioggia, la città si ritrova – per la prima volta – con un piano di utilizzo dei litorali. Tutti. Poetto,  Giorgino,  Sant’Elia e Calamosca.

    Come ho avuto modo di anticipare nel mio post di domenica scorsa, la strada è ancora lunga, ma un solco importante è stato tracciato. Adesso speriamo di arrivare al traguardo.

    Le numerose riunioni dei giorni scorsi ed il dibattito odierno hanno prodotto tre importanti novità.

    La prima è che finalmente la maggioranza è riuscita a dialogare e ad aprirsi anche al confronto con la cittadinanza per approfondire i problemi più importanti e complessi.

    La seconda è che questa serena discussione ha condotto ad un miglioramento della proposta iniziale. Uno dei principali dubbi da me espressi era quello che nella variante urbanistica, volta a permettere la realizzazione di baretti aperti tutto l’anno, si cristallizzasse per sempre la permanenza delle attuali cubature degli stabilimenti civili (ben 44.170 mc.) e militari (16.830 mc).

    Siamo quindi riusciti a predisporre un emendamento che ha limitato la permanenza di tale volumetria “alla prima data di scadenza delle rispettive concessioni demaniali in essere” e stabilito che gli interventi di ristrutturazione edilizia e demolizione e ricostruzione dovessero passare attraverso la revisione del piano attuativo finalizzata ad una “riduzione della cubatura esistente e alla riqualificazione ambientale mediante progetti di rinaturalizzazione delle aree interessate, con sostituzione delle strutture fisse e realizzazione di nuovi manufatti a basso impatto ambientale a carattere precario e amovibile prevedendo il loro allontanamento dalla battigia”. Il tutto, tra l’altro nel solco già tracciato dall’art. 20 del PPR regionale.

    Oltre a tale sostanziale innovazione abbiamo proposto un Ordine del Giorno volti a ripristinare il sistema dunale, a regolamentare le tipologie architettoniche delle nuove strutture da posizionare nei litorali, ad individuare la mitigazione dell’impatto ambientale dei sistemi tecnologi delle reti di servizio, a promuovere ogni tipo di azione con le istituzioni competenti per ridurre le volumetrie e riconvertire gli attuali stabilimenti (civili e militari) presenti nelle spiagge. (testo ODG maggioranza).

    La terza è che l’opposizione, dopo aver discusso ed in talune parti criticato il PUL, ha votato a favore sia le delibere e gli emendamenti da noi proposti, proponendo persino un intervento del Sindaco nei confronti delle Istituzioni competenti volti a far cessare le servitù sugli stabilimenti in uso ai vari corpi dello Stato e Militari (testo ODG minoranza).

    Credo che il Consiglio Comunale oggi abbia fatto pienamente il proprio dovere, da domani tocca a tutti gli enti preposti chiudere la pratica in tempi rapidi ed adoperarsi perché l’arenile possa avere anche una nuova pianificazione degli insediamenti in cemento armato che insistono sulla spiaggia ed accuiscono gravemente il fenomeno di erosione. Ciò che ha valenza architettonica per la città andrà lasciato, il resto dovrà essere riconvertito con materiali più leggeri, ne guadagnerà non solo la bellezza del litorale, ma persino la funzionalità delle strutture ricettive.

    Un ultimo appello va ai titolari delle varie concessioni che insistono sulla spiaggia. Un atto di pianificazione va sempre a toccare delle situazioni consolidate più o meno legittime che siano. Le guerre per conservare “un pezzetto” di terra e limitare lo sviluppo degli altri hanno le “gambe corte”. Sediamoci tutti attorno ad un tavolo e troviamo le soluzione perché il piano vada a compimento.

    Noi cagliaritani dobbiamo perseguire un sogno: ridurre i attuali 68.000 mc. che insisteranno sulla spiaggia del Poetto (dopo la realizzazione dei nuovi chioschetti) in una superficie complessiva di 415.000 ad un massimo di 41.500 mc. in materiale eco e ritrasformare tutta la battigia a zona H dove, appunto, l’indice massimo delle cubature in deroga è fissato dalle norme vigenti in 0,1 mq/mc. A quel punto la spiaggia sarà “messa in sicurezza “ per sempre al di là di ogni speculazione futura, pur mantenendo un alto indice di produttività per tutti gli operatori che disporranno delle relative concessioni.

    Post Scriptum : con qualche difficoltà “tecnica” ed un notevole investimento di tempo ho finalmente riattivato questo blog per comunicare le attività politiche che si svolgono in Consiglio Comunale. I primi post hanno ovviamente avuto pochi accessi; quello di domenica, anche grazie al rinvio che ne ha fatto ieri nel suo blog Vito Biolchini , in meno di 72 ore ha avuto già oltre 300 visualizzazioni. E’ una bella soddisfazione che mi induce ad andare avanti.

    Giovanni Dore

    (1513)

      2 thoughts on “Approvato il PUL: un nuovo orizzonte per Cagliari e il suo fronte mare.

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