Sant’Elia ecco i documenti del concorso di idee. Architetti e Ingegneri preparatevi !

    di Giovanni Dore

    Come è noto io ed i colleghi Secchi e Lobina abbiamo richiesto a gran voce di riaprire lo Stadio S.Elia, nell’immediato (seppure parzialmente e nei limiti delle non buone condizioni attuali) e di dare il via libera alla grande ristrutturazione necessaria, sulla base degli indirizzi che il Consiglio comunale, su mia proposta aveva dato al Sindaco lo scorso anno. 

    Su quest’ultima richiesta segnalo che sono state finalmente predisposte le determine che definiscono il concorso internazionale di idee (attenzione non c’è ancora la pubblicazione del bando fino all’approvazione del bilancio).

    Le opportunità sono molto interessanti ed i premi appetibili (1° premio € 50.000 e poi a scalare). Ma soprattutto il vincitore si aggiudicherà la possibilità di diventare il progettista dello stadio del futuro (investimenti per c.ca € 32.000.000 a valere sui finanziamenti l “piano Città”) . Non solo calcio, ma anche atletica, spettacoli, sala mostre, uffici, centro benessere, palestre e servizi (anche turistici) connessi.

    Qui troverete la documentazione da scaricare, io credo che i partecipanti, anche prestigiosi, saranno tanti e che vi siano i presupposti per realizzare un’opera utile ed avveniristica.

    - determina “Concorso di idee riqualificazione stadio Sant’Elia”

    - capitolato speciale ” Concorso di idee riqualificazione stadio Sant’Elia”

    - delibera giunta_”Concorso di idee riqualificazione stadio Sant’Elia”

    - ODG consiglio comunale

    I tifosi di calcio, nei mesi scorsi, hanno criticato il progetto di uno stadio polivalente sul presupposto che la pista d’atletica impedisca la miglior visuale della partita. Sul punto faccio notare che 2 tra i più begli stadi visti agli scorsi europei, Kharkiv in Polonia (vedi foto in alto) e Kiev in Ucraina erano proprio di tipo olimpico, modernissimi e, sebbene con la pista, con gli spalti molto vicini al campo.

    Ma a Cagliari, nella scelta dell’amministrazione comunale, c’è perfino qualcosa in più. La previsione di tribune inferiori retrattili meccanicamente che consentano sia la visione di partite in uno stadio “all’inglese”, sia l’utilizzo della pista nei giorni in cui non si gioca al calcio.

    Lo stadio di Cagliari è un bene pubblico, fatto con i soldi dei sardi e dovrà essere vissuto in tutte le sue molteplici possibilità.

    Si tratta di attendere i tempi per la realizzazione del progetto che ci sia augura non siano biblici. Nel frattempo spero che gli aspiranti progettisti si ingegnino per offrirci le loro soluzioni più belle ed interessanti, nell’auspicio (ma questo è solo “colore”) che il vincitore del concorso possa essere qualche sardo, magari un “cervello” in fuga di ritorno nella propria terra, troppo spesso, matrigna.

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      3 thoughts on “Sant’Elia ecco i documenti del concorso di idee. Architetti e Ingegneri preparatevi !

      1. Egregio Consigliere. Mi dispiace dover rilevare le contraddizioni con le quali nasce questo concorso di idee già di per se controverso.
        1) Inopportunamente li bando più che le caratteristiche di concorso di idee ha quelle di bando per il conferimento di incarico tantìè che richiede la verifica della qualificazione dei partecipanti attraverso determinati parametri economici, fatturato, lavori eseguiti. C’è da aspettarsi che n questa fase, l’entità di detti parametri impedirà la partecipazione di giovani e di fatto aprirà il concorso solo a professionisti notevolmente affermati dal punto di vista lavorativo o società di ingegneria. Le idee, quindi, passeranno in secondo ordine dato che tra i parametri prevalgono quelli di natura economico finanziaria. e tra questi spicca anche lo sconto offerto sulla parcella. In sostanza si arriverà a pesare da una parte le idee e dall’altra il prezzo offerto il che, si capisce, è un metodo che non sempre può dare buoni risultati. Nella fase di concorso dovrebbero prevalere le idee, delle quali si dovrebbe certo poter verificare la fattibilità in base agli elaborati richiesti e, quindi, potrebbero prevalere anche quelle di giovani professionisti ai quali, semmai, al momento di ricevere l’incarico successivamente si potrebbe chiedere di integrare la qualificazione del proprio gruppo qualora non rispondente ai parametri associandosi con altri professionisti o gruppi. Ma si sa che in Italia i concorsi le amm.ni li fanno solo quando debbano avere visibilità. Venendo alla parte tecnica.
        2) E’ assurdo richiedere una capienza di 25.000 posti senza prevedere demolizioni se già il 2° anello dello stadio attuale ha tale capienza.
        3) E’ assurdo ipotizzare tribune mobili visto i costi esorbitanti che richeiederebbero come costruzione e manutenzione e visto che imporrebbero una copertura delle tribune fisse e mobili che dovrebbe arrivare anche fino sopra a quasi tutta la pista; in più comporterebbero la rinuncia a dei locali sotto le gradinate di un eventuale 1°anello fisso sempre utili specie quando lo stadio debba essere polifunzionale. Peraltro un 1° anello mobile, dovendo nella fase di utilizzo della pista rientrare parzialmente sotto il 1° anello, potrebbe avere al massimo delle gradinate inclinate come quelle del 1° anello attuale, cioè poco inclinate. Non potrebbe averle più inclinate, magari che arrivassero nella parte alta fino alla quota del 1° anello in quanto buona parte non potrebbe essere utilizzata a tribune rientrate ed altresì non si potrebbero portare proprio vicino al campo in quanto la stessa parte alta impedirebbe parzialmente dal 2° anello la visuale del campo.
        Mi dispiace ma se il bando e le richieste sono queste concluderete poco o niente.

      2. Gentile Massimo, come è noto tutte le scelte “tecniche” competono agli uffici e non alla parte politica che dà solo gli indirizzi. Credo peraltro che le prospettive di un’affidamento di un incarico su un’opera abbastanza complessa, giustifichino che i “giovani” professionisti possano lavorare in gruppo ed anche con qualche progettista più esperto. In ogni caso girerò le sue perplessità all’assessore perchè le valuti attentamente con gli uffici. Sulla questione delle parziali demolizioni non ritengo che siano escluse (ma su questo si può approfondire), giacchè pure io le ritengo necessarie. Sulle tribune mobili, mi auguro che i costi ipotetici siano stati presi in considerazione rispetto a quella che dovrebbe essere la basa d’asta. In ogni caso l’esempio della stadio polacco (ristrutturato di recente su quello realizzato nel 1926 !) da me proposto in copertina ci danno l’idea dell’ottima possibilità di realizzazione di uno stadio moderno e bello, anche senza tribune retrattili (ove i costi fossero insostenibili).

      3. Egr. Sig. Giovanni Says. Innanzi tutto mi scuso con Lei e con tutti i lettori per fa forma del mio precedente post scritto di getto e direttamente qui anche se credo che se ne siano capiti i contenuti. Condivido la sua idea che mantenendo la pista di atletica si potrebbe realizzare una buona ristrutturazione anche se, ovviamente, non si otterrebbe mai la visuale di uno stadio realizzato solo per il calcio. A mio modesto avviso, tuttavia, nel bando di concorso occorrerebbe ridurre a minimo la dispersione delle idee evitando di esplorare ipotesi che si può intuire sarebbero impraticabili perché estremamente difficoltose tecnicamente o costose. In particolare tra queste ultime che aleggiano una sarebbe quella del 1° anello retrattile perché oggettivamente impraticabile come costi di realizzazione e manutenzioni ed un’altra quella della riduzione della capienza a 25.000 posti stante il fatto che, in presenza di un 1° anello sia pure ristrutturato e meno capiente di quello attuale, per ottenerla occorrerebbe agire sul 2° anello con una riconfigurazione che, qualora fosse praticabile tecnicamente, comporterebbe comunque dei costi improbi. Realisticamente credo che occorrerebbe mantenere il 2° anello così com’è oggi anche se ciò comportasse un maggior costo di mautenzione per la maggior capienza che rimanesse inutilizzata come è probabile che avverrebbe in base al dati di affluenza che si registrano in questi ultimi anni. Infine, torno a perorare la causa dei giovani progettisti anche se, di questi tempi, neanche quelli meno giovani hanno tutto questo gran giro di affari e fatturato; è vero che la progettazione richiesta è complessa ma è anche vero che vengono richiesti degli elaborati che richiederanno un tale approfondimento che non potrà non mettere in evidenza la qualità della progettazione e le capacità dei progettisti al di là della loro qualificazione economico finanziaria. Quest’ultima ha più ragione di essere richiesta in un bando per il conferimento diretto di un incarico professionale che non in un concorso di idee nel quale, peraltro, è negativo che l’offerta a ribasso sulla eventuale parcella professionale abbia anche una certa influenza sul punteggio assegnato perché ciò potrebbe determinare un risultato nel quale non sia la migliore idea a prevalere. Come ripeto, c’è il serio rischio che molti bravi progettisti non possano partecipare ed esprimere le proprie idee. Comunque, La ringrazio della cortese risposta e dell’attenzione.

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