Sovranisti: un posto in Europa per l’Isola.

    Le forze sovraniste attorno al leader greco per rafforzare la causa dell’isola Europee, i seguaci sardi di Tsipras .

    CAGLIARI. I seguaci sardi di Tsipras puntano alle elezioni europee.

    Grandi manovre in corso, culminate qualche giorno fa in un convegno e una tavola rotonda, coordinata da Vito Biolchini, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il coordinatore regionale di Sel, Luca Pizzuto, il presidente di Irs, Gavino Sale, il segretario nazionale del Partito dei Sardi, Franciscu Sedda, il segretario dei Comunisti italiani, Alessandro Corona e Giovanni Dore (Sardegna pulita).

    Attorno al trentanovenne leader della sinistra greca, Alexis Tsipras che punta a guidare le liste di «Sinistra europea», si è formato un manipolo di intellettuali. Il banco di prova saranno le elezioni di maggio per il parlamento di Strasburgo ma l’obiettivo a medio raggio è quello di pungolare il governo Renzi e, in Sardegna, costruire un’aggregazione più vasta che possa incidere sull’azione della giunta Pigliaru.

    Il percorso nell’isola è appena avviato ma sembra quasi un naturale approdo per quelle forze indipendentiste, sovraniste e della sinistra, che nell’autunno scorso, per ben altri motivi, avevano minacciato di staccarsi dalla coalizione del centrosinistra. E’ evidente che molte posizioni siano distanti ma è altrettanto vero che ci siano obiettivi comuni, (rafforzare le posizioni sovraniste in Sardegna e contrastare la ricetta di Renzi il qaule - secondo il leader greco – continuerebbe ad applicare le stesse ricette della Merkel, quelle dell’austerità). Sinistra Europea è un partito giovane, ha dieci anni di vita, comprende 26 partiti, tutti accomunati da una visione alternativa dell’Europa.

    Per intenderci nessuno mette in discussione l’euro ma tutti sono contrari alle teorie liberiste e al predominio della finanza sull’economia reale. Tra gli intellettuali che hanno sottoscritto il Manifesto ci sono docenti di chiara fama come Luciano Gallino, Gustavo Zagrebelsky, Luciano Canfora, Marco Revelli e Stefano Rodotà, intellettuali come Barbara Spinelli, figlia di Altiero, uno dei padri fondatori dell’Europa, Andrea Camilleri, Michele Serra, Moni Ovadia.

    Tsipras è il leader del partito greco che ha sfiorato la vittoria alle elezioni politiche del 2012 e che i sondaggi danno ora come primo partito ad Atene. Sinistra europea rifiuta il finanziamento pubblico e potrebbe attingere tra i voti di chi contesta l’europeismo (Cinquestelle) e di chi applica le stesse ricette della Merkel.

    da LA NUOVA SARDEGNA (di Alfredo Franchini )

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    28 Febbraio 2014

    L’appello “Un posto in Europa per l’isola”.

    Sovranista e di sinistra, la super coalizione anche unita dalla spinta greca di Alexis Tzipras e da quella delle elezioni appena vinte da Pigliaru, fa prova di unità. Me se le cose…

    CAGLIARI. Sovranista e di sinistra, la super coalizione anche unita dalla spinta greca di Alexis Tzipras e da quella delle elezioni appena vinte da Pigliaru, fa prova di unità. Me se le cose rimangono così come sono e se il collegio resta quello insieme alla Sicilia, il biglietto per Strasburgo o Bruxelles dalla Sardegna non lo prenderà nessuno. Ecco perché il primo nodo da sciogliere e la prima battaglia della coalizione sovranista e di sinistra “lanciata”, anche se ancora da battezzare con la formalizzazione degli accordi, in un incontro a Cagliari sarà proprio quello della rappresentanza. «Ci hanno sempre detto che mancava il tempo – attacca Franciscu Sedda del Partito dei Sardi – e probabilmente ce lo diranno anche questa volta. Ma basta un decreto legge per ottenere di andare da soli senza la Sicilia». La proposta di unire il maggior numero di forze per andare in Europa sotto un’unica bandiera nasce dall’associazione Sardegna Sostenibile e Sovrana. L’obiettivo è capire, questo è l’invito dei promotori se partiti e movimenti sovranisti e di sinistra possono convergere sulla proposta politica incarnata da Alexis Tsipras, il leader di Syriza candidato della Sinistra europea alla presidenza della Commissione Ue alle prossime elezioni di maggio. Invitati movimenti e partiti: c’erano tra gli altri Irs, Partito dei Sardi, Sardegna pulita, Comunisti Italiani, Sel, Progres. «Anche se dovessero votarci tutti i sardi – sintetizza Gavino Sale, di Irs appoggiando la lotta per la rappresentanza – in Europa non ci andremmo lo stesso. Ma è bello questo invito che arriva da Tzipras: a unirci, non a dividerci come in maniera criminale spesso succede. Un arcobaleno dove i colori sono tutti belli e il giallo o un altra tonalità non valgono più di altri». Sel si mette a disposizione anche per un piano più esteso nel tempo, i Comunisti Italiani sono pronti. Purché ci sia al centro del progetto il lavoro, ha detto il segretario regionale Alessandro Corona. Sardegna pulita, con Giovanni Dore, è disponibile a mettersi subito al lavoro per la battaglia giuridica. Un progetto che potrebbe diventare il partito progressista sardo del futuro. Anche al di lá della corsa per le europee di maggio. Il primo passo sembra fatto: in trincea per la scissione dalla Sicilia.

    da LA NUOVA SARDEGNA (Stefano Ambu)

    (2217)

      2 thoughts on “Sovranisti: un posto in Europa per l’Isola.

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