“Più controlli di polizia” : proposta dei consiglieri comunali Dore e Secchi

    Maggiori controlli della Polizia Municipale (almeno nei luoghi e giorni “clou”) e Videosorveglianza dei più importanti monumenti. E per costruire il senso civico bisogna formare una giovane generazione meno incivile fin dalle scuole. Perchè con quelle “antiche” (senza controlli) è una battaglia persa.

    G. Dore

    EMERGENZA. Non si placa la polemica dopo le devastazioni dei vandali

    «Più controlli notturni della Polizia municipale e iniziative per sensibilizzare i giovani ad aver maggiormente a cuore il decoro urbano e la pulizia della città». I consiglieri comunali di Sardegna pulita Giovanni Dore e Ferdinando Secchi suggeriscono la ricetta per arginare i danni causati dai vandali ai monumenti e al patrimonio della città. Scritte, panchine divelte, cassonetti incendiati, pali della luce divelti, cartelli stradali piegati e, segno dei tempi di crisi, caditoie rubate. Gli obiettivi preferiti dei barbari metropolitani, manco a dirlo, il Bastione, piazza Martiri, le scalinate di Santa Caterina, la chiesa di San Saturnino, Monte Urpinu solo per citare i preferiti . Dore e Secchi propongono bastone e carota, per un fenomeno che pesa decine di migliaia di euro nei bilanci del Municipio.
    TELECAMERE E POLIZIA Per Dore non è sufficiente riparare i disastri causati dai vandali. «Sul bastione non si interviene da qualche anno e appena vennero fatti i ripristini delle lastre di marmo vi furono nuovi danneggiamenti. C’è il rischio concreto che gli interventi diventino una catena di montaggio ripristino/vandalismo». Dore e Secchi hanno una posizione più interventista rispetto al vice sindaco Luisa Anna Marras, contraria all’utilizzo dei sistemi di sorveglianza. «A questo punto non credo sia sufficiente appellarsi al senso civico che in parte della popolazione è molto sentito e in altra è inesistente», afferma il consigliere comunale di Sardegna Pulita. «La notte di Capodanno i monumenti a rischio non possono essere lasciati in balia dei vandali». Qual è allora la soluzione? «Occorrono delle forme di prevenzione mirata, anche attraverso l’installazione di telecamere. Inoltre bisogna coinvolgere la cittadinanza per la segnalazione tempestiva degli atti vandalici alla forza pubblica. E in questo senso, nei prossimi giorni, formuleremo una nostra proposta alla Giunta».
    L’INTERROGAZIONE Dore e Secchi hanno chiesto al sindaco Massimo Zedda e all’assessore alla Cultura Enrica Puggioni «ma non mi risulta nulla in merito» di rivolgersi soprattutto ai ragazzi perché «la maleducazione e il degrado necessitano di adeguati strumenti educativi e di prevenzione».
    I due rappresentanti non alzano bandiera bianca e, anzi, tornano alla carica. «Nei prossimi giorni – concludono Dore e Secchi – formuleremo una nostra proposta alla Giunta».
    I VIGILANTES Il consigliere di minoranza Edoardo Tocco mette l’accento sul «danno d’immagine per Cagliari con un’aggravante per gli episodi di vandalismo che vanno avanti da ormai troppo tempo. Le scritte che deturpano il Bastione fanno da contorno alle fotografie dei turisti. È da mesi che la vernice spray è comparsa nel monumento. Nessuno che ripulisca questo disastro. Gli ultimi atti della notte di San Silvestro sono solo l’ultima pagina dello sconcio, con i cocci di bottiglie spaccate e i lampioni rovinati dai vandali. È necessario – aggiunge Tocco – un piano per tutelare e salvaguardare i siti culturali ed architettonici della città con l’assegnazione del controllo e monitoraggio dei monumenti a una cooperativa di vigilantes».
    BASTA COI CAFONI Sulla vicenda prende posizione anche Stefano Deliperi, del Gruppo d’intervento giuridico. «Da anni chiediamo la sistemazione di adeguati sistemi di videosorveglianza presso aree d’interesse ambientale e siti culturali, così da poter far individuare vandali, cafoni e impresari senza scrupoli che distruggono o danneggiano il patrimonio pubblico e scaricano rifiuti per risparmiare sul corretto smaltimento»

    da L’UNIONE SARDA (A.Artizzu)

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